Dopo l’aggressione in oratorio, i tre molossi riconsegnati al proprietario
Non sequestrati perché non ritenuti aggressivi ma spaventati dalla situazione. Un’associazione si fa avanti per farsene carico e ‘rieducarli’
GALBIATE – Sono stati restituiti al proprietario i tre cani che ieri, martedì, hanno terrorizzato la frazione di Sala al Barro dopo essere scappati dal terreno dove erano custoditi e azzannando i passanti, tra cui due bambini.
Il fatto è accaduto nel tardo pomeriggio, quando una coppia di molossi di razza rottweiler con il loro cucciolo sono fuggiti dalla recinzione dove erano custoditi, in località La Rossa, giungendo prima in stazione per poi dirigersi, forse attirati dalla presenza di persone, nella piazza del paese e poi in oratorio (vedi articolo).
Due bambini sono stati attaccati dai cani e con loro due donne che hanno tentato di difenderli. Una scena agghiacciante quella che si consumata di fronte a diversi testimoni i cui racconti sono stati raccolti dai Carabinieri di Olginate e dalla Polizia Locale di Galbiate che collabora agli accertamenti.
Un bimbo di 8 anni ha rimediato una ferita lacerocontusa al volto ed è stato trasportato in codice giallo all’ospedale Manzoni di Lecco. Ferita ad un braccio una 28enne, anch’essa in codice giallo al Manzoni mentre l’altro bimbo, 9 anni, insieme ad una 66enne sono stati trasportati entrambi all’ospedale di Erba in codice verde.
La prognosi determinerà la denuncia d’ufficio nei confronti del proprietario oppure la necessità di una querela di parte delle persone offese.
I cani non sono stati sequestrati perché, secondo gli accertamenti svolti dal Dipartimento Veterinario di ATS Brianza sugli animali, non risulterebbero di indole aggressiva. L’episodio, per i veterinari dell’azienda sanitaria, sarebbe dovuto alle circostanze ovvero alla fuga e al contesto affollato in cui si sono ritrovati e che avrebbe indotto uno stato di agitazione e spavento nei cani, quindi la loro reazione aggressiva.
Nel frattempo l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente si è fatta avanti per chiedere di poter ricevere in affido i tre molossi: “Noi siamo sempre per il recupero e per una seconda possibilità per questi cani- scrivono in una nota gli animalisti, contrari alla riconsegna degli animali al proprietario – siamo pronti se sarà necessario, senza ovviamente voler scavalcare che opera sul territorio a prendere in carico i cani per la rieducazione”.