Marco Rossi, consigliere comunale di Varenna, sollecita e interroga l’Amministrazione
“Mi auguro che il Comune si attivi in fretta per fermare la vendita di un patrimonio pubblico, trovando un accordo con la Provincia per valorizzarlo ora che le risorse ci sono”
VARENNA – Dopo l’intervento del consigliere provinciale e sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi, è arrivato a esprimersi sull’alienazione dell’immobile denominato Casa di Fiumelatte da parte della Provincia di Lecco, anche il consigliere comunale Marco Rossi ha preso la parola, invitando il Comune di Varenna a mobilitarsi per trovare una soluzione, visto che l’edificio fa parte del compendio immobiliare di Villa Monastero e nel programma elettorale dell’attuale Giunta erano riportate le seguenti iniziative: “Solleciteremo la Provincia di Lecco, come già fatto dall’Amministrazione uscente, a riqualificare e valorizzare le due case ubicate a Fiumelatte, comprese nel patrimonio di Villa Monastero, così da migliorare la sicurezza del passaggio pedonale e disponibilità ad acquisire la proprietà di Villa Monastero”.
Nell’interrogazione depositata il 14 gennaio presso il protocollo del Comune di Varenna, Rossi scrive: “Non entrando nel merito delle scelte ‘politiche’ che hanno portato la Provincia di Lecco all’iniziativa di vendita dell’immobile, mi preme come consigliere comunale di Varenna, fare alcune considerazioni e capire quali iniziative ha intrapreso l’amministrazione comunale a riguardo. In primo luogo sarebbe utile avere informazioni sull’eventuale nulla osta da parte della Soprintendenza alla divisione del compendio e soprattutto evidenziare la funzione che ha avuto Villa Monastero negli ultimi 50/70 anni”.
Il consigliere prosegue dunque con un breve excursus storico sulla struttura: “Donata allo stato italiano nel 1936 e dal 1953 trasformata in centro congressi scientifici. Passata di proprietà al CNR negli anni Settanta e infine di proprietà della Provincia di Lecco. Si apprende subito che si parla di compendio, ovvero di un complesso di edifici (vincolati monumentalmente) che comprendono anche l’attuale immobile all’asta. Nella memoria storica dei varennesi e non solo, Villa Monastero è costituita dall’intera area e edifici che si protraggono fino al centro all’abitato di Fiumelatte“.
Grazie al centro congressi, Villa Monastero ha contributo a diffondere Varenna come meta turistica mondiale, e in virtù di questo Marco Rossi si chiede se non si possa seguire per Casa di Fiumelatte, e l’altro immobile coinvolto ma non ancora in vendita, lo stesso destino di Villa Cipressi: “Agli inizi degli anni ottanta, un’amministrazione lungimirante (col sostegno di privati) ha acquisito un immobile privato confinante Villa Monastero per adibirlo a foresteria per l’ala congressuale scientifica. Stiamo parlando di Villa Cipressi. Un’operazione storica e colossale per l’epoca, che ha portato poi negli anni l’attuale amministrazione comunale a redigere un bando per l’affidamento della gestione turistico-ricettiva. Un’operazione che ha rilanciato Villa Cipressi di proprietà comunale con un investimenti di circa 3 milioni di restauri da parte del gestore e un canone di affitto di 250mila euro annui nelle casse del comune”.
Ecco dunque la proposta: “Considerato che l’attività di centro congressi scientifico di Villa Monastero è ancora fiorente; considerato che il sistema congressuale è fonte di quel turismo di ‘qualità’ tanto osannato da amministratori del territorio (che si imbattono sempre nel turismo mordi e fuggi) non sarebbe più utile trovare una destinazione a foresteria per gli immobili in vendita (si parla di prossima vendita anche il secondo immobile confinante a fiumelatte di villa monastero) a sostegno di Villa Monastero, praticando un bando di affidamento della gestione del compendio e valorizzazione e non di vendita di parte dello stesso?”.
Rossi si appella poi all’attuale Amministrazione comunale: “Da consigliere comunale con l’interpellanza chiedo quali passi ha fatto l’amministrazione. Quali corrispondenze ci sono state da parte del Sindaco Manzoni per sollecitare la Provincia di Lecco a valorizzare l’immobile al fine di una funzione pubblica e non per venderlo come si legge sui giornali ‘al George Clooney’ del ramo di Lecco. Rivolge poi alcune domande: “L’amministrazione comunale come intenderà risolvere il camminamento tra Varenna e Fiumelatte in prossimità dell’immobile all’asta? Con il successivo esproprio di una parte? Infine il Sindaco Manzoni è ancora intenzionato a rilevare tutto il compendio di Villa Monastero come proposto nel programma elettorale?”.
Conclude poi l’intervento: “Mi auguro che il Sindaco Manzoni si attivi e in fretta, se ancora non lo ha fatto, (entro il 10 febbraio scade il bando) a fermare questa vendita di un patrimonio pubblico e di sedersi al tavolo con gli amministratori provinciali per trovare un accordo di vera valorizzazione, in un momento dove la provincia e il comune hanno le risorse economiche proprio per rilanciarlo. Forse per il bene di Varenna e della sua comunità è giunto il momento che l’amministrazione abbia una visione un po’ lontana”.