Elezioni, l’analisi del Pd: “Sconfitti perché lontani dai bisogni della gente”

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Flavia Fiandaca, Gianmario Fragomeli, Manuel Tropenscovino, Pietro Radaelli e Simona Piazza
La squadra dei candidati del PD : Flavia Fiandaca, Gianmario Fragomeli, il segretario Manuel Tropenscovino, Pietro Radaelli e Simona Piazza

L’analisi del voto: “Netta vittoria del centrodestra, ma i problemi di Regione Lombardia rimangono”

Positivo il risultato, in termini di preferenze, di tutti e quattro i candidati alla carica di consigliere regionale che hanno dimostrato radicamento al territorio

LECCO – “Il risultato è chiaro, la coalizione di centrosinistra perde le elezioni regionali e vince il centrodestra con Attilio Fontana Presidente. I problemi di Regione Lombardia però rimangono: dalla sanità ai trasporti, dall’ambiente ai dati preoccupanti su giovani e lavoro. Su questo ora il centrodestra ha una responsabilità ancora maggiore, a noi il compito di presidiare le tante questioni aperte sulle quali li metteremo alla prova: case di comunità, infrastrutture, le situazioni degli ospedali di Bellano e Merate. I cittadini, come alle elezioni politiche, ci hanno ribadito che dobbiamo cambiare molto”.

La tenuta del Pd

All’indomani delle elezioni regionali, il segretario provinciale del Pd Manuel Tropenscovino analizza il risultato delle urne, soffermandosi su due dati importanti: “L’affluenza in primis, che certifica la mancanza di credibilità di tutta la politica, non possiamo più permettere che i cittadini si allontanino ancora. Una politica per pochi riduce anche la democrazia. Pensavamo fosse una sensazione rivolta al nazionale, ma evidentemente è una sensazione molto più diffusa, anche sul territorio. E poi il dato del Partito Democratico, che sicuramente non è una consolazione. Però più di 23.000 persone, il 22% in Provincia, ci hanno scelto ancora, a differenza di quanti affermavano che la nostra forza sul territorio si fosse esaurita. Non ci nascondiamo dietro a questo, rimane un risultato che ci conferma che dobbiamo cambiare molto, ma non partiamo da zero”.

La performance dei quattro candidati

Una considerazione a cui si aggiunge quella sulla “prova” dei quattro candidati alla carica di consigliere regionale: “Possiamo dire che tutti i quattro candidati con la campagna e con i numeri di preferenze raccolte hanno dimostrato radicamento nel territorio, assieme al rinnovamento che stiamo costruendo con le giovani generazioni. Basti pensare che Simona Piazza è la donna più votata in Provincia, Pietro Radaelli come under 30. Così come il risultato c’è perché arriva grazie alle centinaia di iscritti che si sono mobilitati. Per tutto questo il Partito Democratico rimane uno dei principali riferimenti nel territorio ed il principale nel centrosinistra, con un nuovo rappresentante in Consiglio regionale, Gian Mario Fragomeli, a cui auguriamo buon lavoro”.

Serve nuova credibilità

Riflessioni che non possono esimere, però, dalla sconfitta alle urne: “La riflessione sui risultati rimane doverosa, perché c’è una sconfitta che ci ha confermato quanto siamo lontani dai bisogni delle persone. Con il congresso che stiamo affrontando dovremo ridare nuova credibilità e costruire nuove proposte, oltre che una nuova classe dirigente. Il 26 febbraio sarà il giorno nel quale in tutta la Provincia e in tutta Italia, iscritti e simpatizzanti potranno scegliere chi guiderà la nostra comunità nei prossimi anni.