LECCO – “Come esiste l’inquinamento acustico e atmosferico, non è previsto l’inquinamento da odori fetidi e malsani?”. La domanda è quella formulata al nostro gionale da un gruppo di amici che sono soliti ritrovarsi sul Lungolago di Lecco, nei pressi del parcheggio delle moto e in prossimità del sottopasso.
Il motivo del quesito è semplice: “Queste sere molto calde – spiega il “portavoce” Roberto Limonta – quando ci ritroviamo e restiamo seduti sul muretto del sottopasso a chiacchierare, tra puzza di piscio che sale dal sottopasso, misto al puzzo di frittura di pesce che arriva sotto il naso da qualche esercizio che si trova in zona, è diventato quasi impossibile fermarsi con gli amici. E’ possibile che nessuno senta questa puzza? Non tocca a noi stare a dire o suggerire cosa fare, ma chiediamo che gli organi preposti a risolvere tali situazioni si attivino in tal senso al più presto”.
A nostra volta giriamo la richiesta di intervento a chi di dovere facendo da “cassa di risonanza” con l’auspicio che il problema possa essere risolto quanto prima.