LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“In diversi distributori di benzina lecchesi il giorno di ferragosto si è esposto un prezzo al litro di benzina ben superiore ai 2 euro, in alcuni casi si è di fatto avvicinato ai 2,30 €.
Ora è evidente che è in corso una speculazione vergognosa delle compagnie petrolifere accompagnate dalle assurde accise pretese dallo Stato Italiano, alcune di queste assolutamente arcaiche ed anacronistiche, oltre che ingiuste.
Il mese di luglio e agosto hanno fatto registrare un incremento esponenziale del costo dei carburanti, senza giustificazione alcuna. Il prezzo al barile oggi era di 82 dollari, nel 2008 arrivò a 149 dollari, senza raggiungere gli attuali prezzi demenziali che implicano di conseguenza un aumento di tutte le materie prime e degli alimenti di prima necessità.
Se non si mette un argine al prezzo dei carburanti temo che presto ci saranno contraccolpi sull’economia che metteranno inevitabilmente in ginocchio lavoratori e imprese con risvolti sociali imprevedibili. E questo anche nel nostro territorio dove come abbiamo visto in queste settimane i prezzi alla pompa sono diventati ormai insopportabili. Le istituzioni locali devono invocare provvedimenti urgenti, protestando presso il Governo e chiedendo un intervento immediato, mirato a decrementare in maniera significativa il prezzo di gasolio e benzina, ma anche quello per le vetture che si alimentano con energia elettrica che adesso rischia paradossalmente di non essere più conveniente con buona pace per la sostenibilità ambientale tanto decantata e le prospettive di uno sviluppo ecologico e pulito che tutti a parole invocano ogni giorno”.
Corrado Valsecchi
Capogruppo consiliare di appello per Lecco