Domenica mattina in piazza a Introbio proseguirà la raccolta firme degli attivisti “pro fusione subito”
Artusi: “La fusione deve portare più servizi e migliorare l’efficienza dei nostri attuali comuni, bisogna volare altro e non fermarsi a discutere di piccolezze”
PRIMALUNA – Acceso il dibattito all’incontro di giovedì sera al cineteatro di Primaluna riguardo il progetto di Fusione dei Comuni di Primaluna e Cortenova. Questo era il terzo degli appuntamenti pubblici previsti tra amministratori e cittadini per presentare l’iter e accogliere dubbi e perplessità dei valsassinesi.
Ad aprire la serata il sindaco del paese dei Torriani, Mauro Artusi che ha ringraziato i presenti chiarendo subito che “L’obiettivo principale di questi incontri è quello di informare, poi ognuno deciderà personalmente ed esprimerà il proprio pensiero al referendum. Non abbiate timore di chiedere, vogliamo sapere cosa pensate e chiarire i vostri dubbi. Da questi appuntamenti si deve uscire con le idee chiare”.
A illustrare i passaggi del progetto l’assessore Claudia Paroli. Le slide proiettate hanno ripercorso le informazioni e i dati esposti nei primi incontri.
“Spero sia un confronto aperto, guardiamo al domani e cerchiamo di fare in modo che le nostre comunità abbiano un futuro più solido – Ha esordito Claudia Paroli – Non è stata una decisione improvvisa ma il frutto di incontri preliminari tenuti in comune accordo con le amministrazioni dei paesi vicini, si è avanzato con un atteggiamento di prudenza consigliati anche dal funzionario della Regione Lombardia. Questo è un atto per migliorare i servizi di interesse pubblico ai cittadini, la paura maggiore è sempre quella che vengano tagliate sedi e tolti servizi ma non sarà così. Anzi le prestazioni devono essere implementate in qualità e quantità così come gli uffici comunali resteranno aperti in entrambi i paesi e si manterranno operative le sedi comunali“.
Tra i risparmi evidenziati anche quelli per le indennità degli amministratori, il costo dei segretari comunali e dei revisori dei conti. Dalla parte dei vantaggi quello del maggior peso politico sui tavoli istituzionali e una generale razionalizzazione del personale.
“La mole di lavoro degli uffici comunali è altamente sproporzionata rispetto all’organico presente, abbiamo bisogno di avere dei comuni solidi che garantiscano servizi e facciano funzionare bene la macchina amministrativa per migliorare la vita degli abitanti – conclude Claudia Paroli – Per fare ciò ci vuole una copertura economica adeguata che ad oggi non c’é e la tendenza negli anni futuri è al peggioramento verso un decremento delle entrare erariali. La perdita di identità e sempre tra le preoccupazioni maggiori ma non è affatto così”.
Il Sindaco di Primaluna Mauro Artusi espone la sua visione sul futuro della valle: “Io volo alto, vedrei addirittura un paese unico: il Comune Della Valsassina. Questo progetto è stato condiviso con i sindaci e non è limitato a questo passo ma anzi a quello di allargare i confini: da Introbio per arrivare a Taceno e Parlasco. Dal confronto è emerso che era troppo rischioso unire i 5 paesi in un colpo solo. Quindi si procede per gradini e il passo successivo sarà l’incorporazione, questa è la procedura più breve. Ciò non significa che i paesi che si uniranno successivamente abbiano meno rilievo o importanza”.
Il referendum indicativamente si svolgerà a settembre dopo le elezioni e l’insediamento delle nuove amministrazioni. In caso di esito positivo si procederà con l’iter burocratico che si concluderà in circa 2 anni. Il nuovo comune verrà a formarsi a inizio 2026.
Riguardo le fusioni in Valsassina esprime il suo punto di vista il sindaco di Cortenova Sergio Galperti: “Io vedo tre comuni in valle che raggruppano le tre macro aree: l’alto piano, il centro valle e l’Alta Valsassina – prosegue Galperti – Ho contattato il sindaco Marcello Grandi della Alta Valle Intelvi che da pochi anni hanno affrontato una fusione. Abbiamo fatto una chiacchierata per sentire da lui le problematiche e i vantaggi. La sua testimonianza è stata positiva, nonostante le difficoltà burocratiche e amministrative consiglia caldamente questa scelta. Come servizi e associazioni hanno migliorato le possibilità e le collaborazioni. E’ anche suo il consiglio di tenere efficienti gli uffici comunali per garantire la vicinanza ai cittadini”.
Sulla scelta di avviare l’iter solo tra i paesi di Cortenova e Primaluna non includendo altri paesi limitrofi interviene dal pubblico il sindaco di Introbio Adriano Airoldi: “Il comune di Introbio è quello che ha deciso di presentare la propria candidatura al progetto successivamente e con calma. Riteniamo che la scelta sia epocale e da cui non si torna indietro. Noi siamo favorevolissimi alla fusione ma abbiamo preferito temporeggiare e aspettare per chiarire le idee. Voi siete partiti e noi seguiremo l’iter visto che la nostra incorporazione non ci penalizza preferiamo fare tutto con la dovuta calma. Si farà quello che la maggior parte dei cittadini vorrà fare e deciderà con il referendum – Airoldi risponde piccato riguardo alla raccolta firme organizzata dal alcuni cittadini a Introbio – E una cosa inopportuna e che confonde le idee alle persone. Tra due settimane a Introbio terremo un incontro pubblico per spiegare queste fusioni e li se ne discuterà. Evitiamo le polemiche a Primaluna che non servono niente. Ora noi siamo fuori gioco, lasciamo che facciano il loro iter Cortenova e Primaluna. Spiegherò ai cittadini di Introbio in altra sede perché anche noi non siamo partiti subito insieme a loro”.
Tra gli interventi del pubblico anche quello dell’ex sindaco di Cortenova Luigi Melesi che esordisce identificando questa scelta come “E una scorrettezza istituzionale e politica predisporre tutto l’iter per le nuove amministrazioni che si insedieranno tra pochi mesi dopo di voi. I cittadini sono stati informati di questa decisione solo quattro mesi fa, bisognava formare i cittadini per tempo. Fermatevi un attimo. Informiamo di più con dati e numeri alla mano”.
Di tutta risposta L’attuale primo cittadino di Cortenova Sergio Galperti ricorda: “Se l’Unione dei Comuni fosse stata fatta funzionare dai sindaci a suo tempo come si doveva alcuni problemi ora non ci sarebbero. Non si può arrivare 15 anni dopo e fare certe esternazioni. Se mi aveste ascoltato anni fa organizzando l’Unione dei Comuni nel modo in cui doveva essere si aveva già un percorso predisposto con uffici e servizi accorpati. Non capisco perché bisogna ancora aspettare tempo, qua non ci sono scelte politiche ma solo strategie di condivisione per migliorare il territorio”.
L’introbiese Michele Buzzoni, tra i fautori della raccolta firme “pro fusione immediata” prende la parola esponendo le impressioni raccolte in paese: “I cittadini di Introbio ci stanno dicendo che sono favorevoli e lo vediamo dalle firme raccolte e dai commenti che sentiamo a riguardo. Un nostro ingresso successivo sta a significare che ci vorrà un altro progetto, perdere ancora tempo denaro e risorse. Non abbiamo nemmeno la certezza che gli incentivi statali tra qualche anno siano quelli previsti adesso. Chi poi ci garantisce che la nuova amministrazione del nuovo Comune che nascerà accetterà le incorporazioni e il nostro paese?”
Segue l’intervento della compaesana Silvana Piazza: “Perché non subito anche noi, perché perdere soldi e tempo? il sindaco ha deciso a nome degli introbiesi.
Domenica continuerà la raccolta firme in piazza del paese avviata dagli attivisti di Introbio per dimostrare simbolicamente la volontà di aderire immediatamente al progetto.
Nella sala di Primaluna è stata predisposta inoltre una scatola dove i presenti hanno potuto imbucare riflessioni o domande agli amministratori senza doversi esporre pubblicamente. Prossimo appuntamento aperto alla popolazione lunedì 8 aprile alle 20:30 nel salone del cineteatro di Cortenova.
Presenti all’incontro di giovedì anche il sindaco di Taceno Alberto Nogara e il sindaco di Casargo Antonio Pasquini.