Piscina Bione, il promotore della raccolta firme risponde al Comune

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Nella risposta, 24 pagine di documento, l’ing. Marchetti definisce la ricostruzione dell’amministrazione “eccessivamente parziale”

Valsecchi (Appello per Lecco): “Non intendiamo assecondare risposte evasive e generiche”

LECCO – “Ho avuto modo in questi giorni di prendere visione della documentazione di cui all’accesso agli atti che gentilmente il Consigliere Corrado Valsecchi ha condiviso con il sottoscritto, relativamente a quanto in oggetto, e premetto che l’analisi di seguito riportata potrebbe risultare incompleta non potendo disporre di tutti i documenti”. L’ing. Marchetti, autore della petizione contro la chiusura della piscina del Bione, ha replicato punto per punto ai chiarimenti dell’amministrazione comunale in risposta alla petizione da 190 firme protocollata in Comune la scorsa settimana.

“Vi ringrazio per il riscontro ricevuto e prendo atto dalla Vostra comunicazione che la scelta di chiudere il Centro Sportivo “Al Bione” sia stata per Voi sofferta, così come lo è stata per tutta l’utenza del servizio pubblico ivi erogato – scrive Marchetti all’inizio della sua missiva, un corposo documento di ben 24 pagine indirizzato al sindaco Gattinoni e agli assessori Torri e Sacchi – dopo una attenta valutazione della documentazione tecnica di progetto e della corrispondenza disponibile, ritengo che la Vostra ricostruzione riportata nella Vostra nota, che ha poi portato alla decisione “inevitabile” della chiusura del centro Sportivo come da Voi dichiarato, sia eccessivamente parziale e non colga pienamente alcuni dettagli e sfumature che, a mio parere, avrebbero fatto la differenza e reso evitabili le conseguenze e i disagi di questa Vostra scelta. Mi permetto di dichiarare quanto sopra alla luce degli approfondimenti che ho svolti su detta documentazione, e nelle prossime pagine cercherò di mettere in luce alcune criticità che ho riscontrate nella Vostra gestione della commessa in oggetto, criticità di ambito tecnico/progettuale, economico, tempistico, e di forma”.

“Appello per Lecco – ha commentato a lato Corrado Valsecchi, che si è da subito schierato in supporto di Marchetti – non ha nessuna intenzione di assecondare risposte evasive e generiche, finalizzate ad annacquare un atteggiamento istituzionale che meriterebbe ben diversa procedura di confronto e condivisione tra le forze politiche e con i cittadini. Pertanto, sarà, da oggi, nostra premura, grazie anche ai molti professionisti ed esperti che simpatizzano per il nostro movimento civico, chiedere loro, ogni qualvolta le risposte dell’esecutivo si manifestano troppo generiche e non soddisfano le aspettative dei contribuenti di analizzare a fondo, assieme a noi, le documentazioni fornite e offrire alla comunità lecchese relazioni concrete e autorevoli”.