Bodega a Maroni e Salvini: “Avete voltato le spalle alla Padania”

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LECCO – “Non sono io ad aver abbandonato: è la nuova Lega di Maroni a voltare le spalle al progetto di libertà della Padania, obiettivo del grande movimento di popolo fondato da Umberto Bossi”. Il senatore Lorenzo Bodega, commissario nazionale del movimento territoriale Siamo gente comune, già sindaco di Lecco e vice presidente del Carroccio al Senato, risponde sul piano politico agli attacchi personali che gli hanno rivolto Roberto Maroni e Matteo Salvini in occasione della inaugurazione della nuova sede provinciale leghista in corso Martiri (vedi articolo).

“Anche in questa circostanza – continua Bodega – Maroni ha sbandierato l’infelice slogan “prima il Nord”, politicamente inconsistente come chi l’ha lanciato: per il Nord, infatti, non si tratta di venire prima di qualcuno, ma di porre fine alla sudditanza romana e alla spoliazione dei frutti del proprio lavoro a vantaggio di chi vive alle sue spalle. Invece, in circa 25 anni di attività parlamentare e in 3 mandati ministeriali – rileva Bodega -, l’attuale segretario leghista non ha saputo cambiare nulla di questa pesante situazione: dovrebbe prenderne atto e passare la mano a qualcuno più capace e risoluto”. “D’altro canto – continua l’esponente di Sgc – questo fallimento si coglie precisamente nello slogan “prima il Nord” scelto da Maroni per la cosiddetta Lega 2.0: con la nuova parola d’ordine non si parla più di Padania e, di fatto, viene accantonato l’ideale indicato da Umberto Bossi”.

“Stesso discorso – aggiunge Bodega – vale per Matteo Salvini (perfetto sconosciuto ai lecchesi) che dovrebbe trarre le conclusioni della sua disastrosa attività milanese: basta vedere come è ridotto il capoluogo e a chi è finito in mano! Se avesse un minimo di dignità politica dovrebbe dimettersi da ogni incarico, invece si permette di fare del moralismo d’accatto: proprio lui che, da europarlamentare, si era preso Riccardo Bossi come portaborse, e che intasca lo stipendio dal Parlamento Europeo mantenendo il posto a Radio Padania e che fino a qualche giorno fa era anche consigliere comunale di Milano”. “In fin dei conti – conclude Bodega – è proprio lo scarso spessore politico di questa dirigenza leghista che spiega l’animosità e, dunque la paura, verso il nostro movimento: tra di noi si trova ancora la brava gente lombarda, cioè la parte migliore di quella che era la Lega di Umberto Bossi”.