L’analisi di Eleonora Lavelli, 29 anni, consigliera comunale dal 2024 a Imbersago e segretaria di Azione
La quota di giovani eletti si ferma al 10%, quella delle donne al 30%
LECCO – Ancora troppi pochi giovani e troppe poche donne nei Consigli comunali. E’ quanto emerge dall’analisi che Eleonora Lavelli, segretaria di Azione Lecco, ha effettuato a seguito delle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, che hanno visto il rinnovo di più della metà dei Consigli comunali della provincia di Lecco.
Il dato emerso è poco incoraggiante: “la presenza giovanile e femminile nei Consigli comunali lecchesi si ferma, rispettivamente, al 10% e al 30% degli eletti”.
Ed è da questi numeri che parte la riflessione di Lavelli, 29 anni, consigliera a Imbersago da quando ne aveva 24, di professione avvocato e da un anno e mezzo segretaria provinciale di Azione. “Appartengo alla sparuta categoria di giovani donne appassionate di cosa pubblica” premette, ricostruendo il suo avvicinamento alla res pubiica. “La passione per la mia comunità è nata sui banchi del Liceo Agnesi di Merate ed è stata stimolata dalle belle persone incontrate e dal servizio all’interno delle associazioni culturali del territorio meratese. In poche parole: sono stata coinvolta e ho trovato compagni di viaggi con cui condividere un percorso di crescita prezioso e ricco di stimoli. Volevo raccontare la mia storia perché dietro ogni fiamma accesa c’è qualcuno che ha contribuito a “mettere della legna” e a far “scattare la scintilla”. E quando il cuore si scalda, la vita, privata e collettiva, fa un salto di qualità”.
Da qui la considerazione: “Finché la Politica viene vista come qualcosa di distante, inutile e fazioso, non verrà scelta né vissuta (tantomeno dai giovani e dalle donne, troppo spesso “utilizzate” come mere riempilista)”. Ognuno può, quindi, fare qualcosa: “Questo cambio di passo dipende da noi! Dall’esempio che diamo e dal coinvolgimento che riusciamo ad alimentare. Per questo, per Azione anche il rinnovo del Consiglio provinciale è un’occasione importante di partecipazione, ascolto e coinvolgimento di amministratori e cittadini in un progetto che abbia un orizzonte più ampio. Rimettere al centro la Persona (uomo, donna, maturo o giovane che sia) non è più rimandabile”.