LECCO – 2024: Odissea sulla Nuova Lecco – Ballabio. Non siamo sul set di un film di Stanley Kubrick (pace all’anima sua) né dentro le pagine di un romanzo fantascientifico di Arthur C. Clarke. Questa non è finzione: è la realtà, per quanto assurda possa sembrare.
In quasi due anni, sulla SS36 Racc nuova Lecco – Ballabio là dove il 9 dicembre 2022 è scesa una frana di circa 2 mila metri cubi di materiale, i lavori non sono stati ancora conclusi e, peggio, per l’ennesima volta dopo piogge intense la “ferita” si è riaperta mentre la strada è stata (ri)chiusa.
Gioco d’anticipo: criticare è sempre facile, come del resto insinuarsi nel solco della retorica. Ma la situazione che i lecchesi stanno vivendo è a dir poco surreale, anche perché la conclusione dei lavori annunciata a ottobre del 2023 e prevista per la fine di quello stesso anno, non è stata rispettata. Ad oggi si contano ben 9 mesi di ritardo.
Certo, alla fine tutto si risolverà per il meglio, quando non si sa. E sicuramente sentiremo ripetere che “non si poteva fare prima”, che “i tempi tecnici erano quelli”, che “la burocrazia” e “gli ostacoli” hanno rallentato tutto. La solita solfa.
Ora, senza voler ridicolizzare niente e nessuno, e senza semplificare questioni sicuramente complicate, vien davvero difficile credere che nel 2024, in Lombardia, in provincia di Lecco, per un intervento simile si debbano attendere due anni.
Trincerarsi dietro una “mission impossible” sarebbe alquanto bizzarro, basterebbe ricordare (proprio per farsi un’idea del perchè sarebbe bizzarro) che l’Eurotunnel, la galleria di ben 50 chilometri che passa sotto il mare della Manica, è stato inaugurato nel 1994 con i lavori cominciati nel 1988 (sei anni prima) ed eravamo ancora nell’era pre digitale (macchinari diversi, materiali diversi, strumentazioni diverse). In un’epoca ben più recente ricordiamo la realizzazione del ponte Morandi di Genova, opera altamente complessa, per la quale ci sono voluti solo 12 mesi.
Scrivere non cambierà nulla sulla bilancia dei tempi della nostra SS36 Racc nuova Lecco – Ballabio, ma far sapere ai lecchesi che l’“impossibilità di fare prima” è probabilmente frutto di “scelte”, diciamolo, non proprio azzeccate, è doveroso.