“Insieme contro il Cyberbullismo”, concluso il progetto del Cfpa Casargo

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L'incontro della Polizia di Stato con gli studenti dell'Istituto

L’incontro finale ha visto i ragazzi delle classi prime dialogare la Polizia di Stato

Nel 2024 quasi la metà degli studenti tra i 15 e 19 anni ha subito episodi di cyberbullismo

CASARGO – Il bullismo online, in un periodo in cui i Social Network sono all’apice della diffusione e i ragazzi, fin da piccoli, si trovano a interagire con altri in rete, è un tema estremamente serio di cui purtroppo si parla ancora troppo poco. Secondo il CNR, nel 2024 quasi metà degli studenti italiani tra i 15 e i 19 anni ha subito episodi di bullismo online, un fenomeno in preoccupante crescita. La prevenzione e la consapevolezza sull’uso del mezzo sono le armi più efficaci per contrastare il triste fenomeno, ed è proprio per questo che l’Istituto Alberghiero di Casargo ha articolato per tutto l’anno il progetto “Insieme contro il cyberbullismo”, rivolto alle classi prime.

Il progetto si è concluso con un incontro intenso e molto partecipato, simbolo della ricezione del messaggio promulgato. Durante questa assemblea finale, gestita dall’Ispettore Pietro Aiello, gli studenti hanno dialogato per un’ora e mezza con gli agenti della Polizia di Stato di Lecco, affrontando i principali rischi legati alla rete e offrendo consigli pratici per proteggere sé stessi e gli altri dalle insidie del web.

L’incontro ha rappresentato il momento conclusivo di un anno di lavoro diretto dal docente ed esperto Christian Villa, da anni impegnato nella promozione di una cultura digitale consapevole fra i più giovani. Attraverso una metodologia innovativa, che ha incluso la visione di film e serie tv come strumenti di riflessione e confronto, il progetto ha voluto parlare ai ragazzi con un linguaggio a loro vicino, mettendoli nelle condizioni di riconoscere i segnali del cyberbullismo, affrontarli in modo critico e sapere a chi rivolgersi in caso di difficoltà.

Come ha spiegato il responsabile Christian Villa: “Il progetto nasce come un percorso pensato per sensibilizzare gli studenti su un fenomeno sempre più diffuso ma spesso sottovalutato. Utilizzando strumenti come il linguaggio audiovisivo, i ragazzi riescono a immedesimarsi nelle storie e nei personaggi, riflettendo in modo profondo sulle dinamiche del cyberbullismo e sulle sue conseguenze. Il nostro obiettivo è aiutarli a diventare cittadini digitali più consapevoli, capaci di riconoscere i rischi, tutelare la propria privacy e utilizzare le tecnologie in modo responsabile”

“Come istituto con convitto – afferma il direttore della scuola valsassinese Alan Vaninetti – abbiamo una responsabilità educativa che va ben oltre la didattica. Il nostro obiettivo è quello di offrire ai ragazzi un ambiente protetto, in cui possano crescere non solo come studenti, ma anche come persone consapevoli e responsabili. Il convitto rappresenta uno spazio di vita quotidiana dove i valori del rispetto, dell’ascolto e della collaborazione vengono vissuti ogni giorno.”

Continua il Dirigente: “Il progetto “Insieme contro il cyberbullismo” si è mosso in questa direzione, costruendo consapevolezza e responsabilità, attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti e il supporto di professionisti qualificati, che desidero ringraziare sentitamente per il prezioso lavoro svolto. È proprio da esperienze come questa che emerge con forza il valore educativo della nostra proposta formativa, che mette al centro il benessere e la sicurezza dei nostri allievi, anche nel loro rapporto con il mondo digitale.”

Alle parole di Alan Vaninetti fanno eco quelle del presidente di Apaf Francesco Maria Silverij: “A nome del Consiglio di amministrazione desidero ringraziare la questura di Lecco e l’ispettore Aiello per la disponibilità, la competenza e la sensibilità con cui ha saputo affrontare un tema tanto delicato quanto attuale. Il fenomeno del cyberbullismo rappresenta una sfida educativa che non può essere affrontata solo all’interno delle aule scolastiche, ma deve vedere coinvolte tutte le componenti della comunità formativa. Progetti come questo dimostrano quanto sia fondamentale lavorare in sinergia tra scuola, famiglie e istituzioni, per offrire ai nostri giovani strumenti concreti di prevenzione e consapevolezza. Sostenere questi percorsi significa investire nella sicurezza e nel futuro dei nostri studenti.”