Lecco: niente Pgt, stop all’edilizia. Piovono critiche dall’Ance

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LECCO – Si avvicina il 31 dicembre, fine dell’anno ed anche delle speranze di approvazione del Pgt della città di Lecco, senza il quale l’1 gennaio si andrà incontro al congelamento dell’attività edilizia: infatti, con il Capodanno decadrà il vecchio Prg (Piano Regolatore) con il conseguente blocco alle nuove costruzioni residenziali e produttive; si potranno attuare solo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Un fermo che si aggiunge a quello dovuto alla già critica situazione economica che ha fatto perdere ben 360 mila posti di lavoro all’edilizia” ha commentato il neo presidente di Ance Lecco, Sergio Piazza che già la passata settimana aveva spronato gli amministratori locali ad un’urgente approvazione del Piano di Governo.

A Lecco, la conferma dell’impossibilità di giungere ad una svolta entro fine anno è arrivata nell’ultimo Consiglio Comunale, quando lo stesso sindaco Brivio ha lasciato intendere un rinvio della questione nei prossimi mesi. Il capoluogo non è solo in questa situazione: “Un terzo dei Comuni lecchesi non ha approvato il Pgt e in certi territori si parla del fermo di un anno – ha sottolineato Piazza – una situazione che danneggia il comparto edile e i Comuni stessi, visto che nelle loro casse per i prossimi mesi non entrerà un euro di oneri”.

“Le istituzioni non si sono ancora rese conto che il mondo è cambiato e che ormai il nostro settore sta lottando per la sopravvivenza – ha proseguito il presidente Ance – Siamo nel mezzo di una crisi mai vista prima, non ci possiamo permetterci di aspettare o rinviare tutto all’anno prossimo. Mi sembra che la politica abbia perso il legame con la realtà”.

Il presidente Piazza ha fatto sapere di voler contattare personalmente i sindaci dei Comuni “inadempienti” per valutare insieme la situazione:

“Nonostante tutto sono speranzoso che il settore ce la farà – ha concluso – è il momento di far sentire la nostra voce coinvolgendo istituzioni, sindacati e tutti i soggetti interessati per riuscire a sopravvivere e continuare a dare lavoro ai nostri dipendenti”.