CALOLZIOCORTE – La tradizione dell’Epifania si ripete e, per il 17° anno, il 6 gennaio tutta la cittadina è coinvolta in questo importante evento corale che prevede anche mostre, banchetti vendita e dimostrazioni degli antichi mestieri: il centro di Calolziocorte sembra tornato al Medioevo.
Nonostante la crisi e la mancanza dell’appoggio economico di alcuni sponsor, il comitato organizzatore guidato dal regista Armando Angeli, anche quest’anno è riuscito a mettere in scena una rievocazione davvero suggestiva che non ha mancato di riscuotere consensi tra il folto pubblico accorso.
L’angelo sceso sulla piazza volando dal campanile porta l’annuncio a Maria e Giuseppe ed ai bambini in attesa; la Sacra Famiglia con il neonato Gesù apre poi il corteo che scende dalla Chiesa Prepositurale ed attraversa il centro di Calolziocorte, dove due ali di folla dai marciapiedi possono assistere alla lunga e variopinta sfilata che raduna i principali personaggi della fede e della tradizione locale.
Ecco così sfilare i Musici e sbandieratori della “Torre” di Primaluna, i firlinfeu dell’Associazione Baghèt G. Ruggeri, le bande Donizetti e G. Verdi ed ovviamente i numerosissimi personaggi: i Santi Pietro e Paolo, Abramo, S. Francesco d’Assisi, Mosè, Simeone e Anna profetessa, gli zampognari, San Zaccaria e S. Elisabetta, gli scribi del Tempio, l’oste con i farisei, San Giovanni Battista, S. Gioacchino ed Anna, re Erode e la sua corte, i soldati romani, il sindaco Arrigoni con la giunta al completo, ma anche coloro che hanno fatto la storia della città e della Valle: San Gerolamo Emiliani, Caterina e Giuditta Cittadini, il Vescovo Martino, l’eremita Giacomino, don Achille Bolis, Beato Serafino Morazzone, don Antonio Cittadini, i pastori con le pecore ed i cavalli, ed ancora i gonfaloni della Valle San Martino e dei suoi comuni, ed a chiudere ovviamente i tre Re Magi con i doni per Gesù Bambino.
Tantissima gente lungo la strada ad applaudire e fotografare l’atteso spettacolo, con tanti animali per la gioia dei più piccoli. Dopo il passaggio del Corteo tutto il pubblico si accoda per il ritorno in Chiesa Prepositurale dove, sotto la sguardo dell’arciprete Don Leone Maestroni e di Don Matteo Bartoli, la Sacra Famiglia si appresta a ricevere gli omaggi ed i doni di tutte le genti: ecco i Re Magi portare oro, incenso e mirra, i soldati levare le spade in segno di saluto, il centurione Martino sfilarsi la sua preziosa veste per vestire un povero pastore e ricevere poi dall’angelo le vesti di Cardinale, le bambine danzare e le bandiere levarsi nell’alto della navata in segno di giubilo.
Al termine della rappresentazione il momento più sacro della giornata, con Don Leone che impartisce la solenne benedizione ed apre il tradizionale rito del bacio a Gesù Bambino.
Così come l’apertura della giornata era arrivata dall’alto, anche la chiusura fa volgere al cielo gli sguardi del pubblico con le stelle filanti che ricoprono l’intera piazza.