VALMADRERA – Terzo appuntamento con il corteo “gentile”, l’iniziativa di protesta che si è svolta sabato pomeriggio a Valmadrera. La richiesta è ancora una volta la stessa, dicono gli organizzatori: spegnere l’inceneritore.
“In Lombardia restano attivi 13 forni inceneritori che bruciano il 37% dei rifiuti urbani di tutta Italia, se sommiamo il 17% dell’Emilia Romagna, in sole due regioni su 20 viene incenerito il 54% dei rifiuti urbani di tutta Italia. La domanda sporge spontanea: forse è per questo che abbiamo l’aria più inquinata d’Europa?”
Se lo chiede Mauro Dell’Oro, tra i promotori con Felice Airoldi, della manifestazione che oggi ha radunato circa un centinaio di persone; tante le famiglie presenti, mamma e papà hanno deciso di portare con sé i propri bimbi, perché, per gli aderenti a questa protesta, la gestione dei rifiuti e l’impatto del loro smaltimento sulla salute pubblica, è una battaglia che guarda sopratutto alle future generazioni. Dalla piazza del mercato, armati di palloncini bianchi, i manifestanti hanno sfilato davanti al comune, percorrendo via Manzoni, via San Rocco, raggiungendo il parchetto di via Casnedi.
“E’ il terzo corteo, per ribadire che noi ci siamo e non molliamo – prosegue Dell’Oro – Si tratta dell’aria che respiriamo. Si va avanti con gli investimenti, nel frattempo non si sa ancora nulla dell’analisi epidemiologica ma, non serve uno studio per sapere che il nanoparticolato che esce dai camini ci fa male. Intanto gli investimenti vanno avanti ed è stata appaltata la gara per la nuova turbina dell’inceneritore”.