LECCO – Promosso il casatese, con Montevecchia al primo posto tra i Comuni ‘ricicloni’, meno bene Lecco e hinterland, mentre la Valsassina è agli ultimi posti per virtuosità nella raccolta differenziata: emerge dall’analisi annuale su produzione e gestione dei rifiuti urbani della Provincia di Lecco presentato venerdì mattina a Villa Locatelli.
Lo scorso anno sono stati prodotte nel lecchese 159.371 tonnellate di rifiuti urbani, pari a 469,59 kg/abitante. La differenziata in provincia di Lecco nel 2017 ha superato il 70% sul totale della raccolta rifiuti: un dato che farebbe segnare un sensibile incremento rispetto al 2016 (+8,7%) in linea con la media regionale (69,7%) dovuto però ad una nuova modalità di calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani per uniformare il metodo di calcolo sull’intero territorio nazionale e vengono ora computate frazioni prima non considerate: ingombranti e spazzamento strade a recupero, parte dei rifiuti inerti conferiti da utenze domestiche, frazione organica avviata a compostaggio domestico. Sostanzialmente il dato provinciale, al netto delle novità, risulterebbe sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno.
Per lo stesso motivo cala la raccolta di rifiuti indifferenziati (comprensivi di frazione residuale, ingombranti e spazzamento strade a smaltimento), con una produzione di 47.347 t hanno registrato una riduzione di 3.674 t rispetto all’anno precedente, pari al 7,2%. Questa flessione è imputabile principalmente alla mancata inclusione dello spazzamento strade a recupero, ora conteggiato nelle raccolte differenziate; la componente dovuta alla frazione residuale ha registrato una diminuzione più contenuta, pari all’1,4%.
Quanto alle performance dei singoli Comuni, nel 2017 è cambiato il vertice della classifica provinciale: al 1° posto, come anticipato, Montevecchia, con l’83,1% di raccolta differenziata e un pro-capite di rifiuti differenziati pari a 361,9 kg/ab, seguito a breve distanza da Ello (82,9%), Cassago Brianza e Lierna (80,9%), Cremella (80,7%). Chiudono la graduatoria, con percentuali inferiori al 40% Introzzo (31,3%), Sueglio (32,1%), Tremenico (35,2%), Morterone (36,3%), Varenna (36,4%) e Vestreno (36,5%).
Quasi tutti i Comuni hanno sensibilmente migliorato la propria percentuale di raccolta differenziata; in particolare si distinguono Vercurago con il 73,9% (dal 59° al 35° posto), Perledo (dal 50° al 20° posto), Colle Brianza (dal 35° al 9° posto) e Torre de’ Busi (dal 32° all’8° posto). Lecco passa dal 57,2% al 65,4%, collocandosi al 62° posto nella graduatoria provinciale.
L’andamento della produzione dei rifiuti urbani e delle raccolte differenziate non è omogeneo nel territorio provinciale, come conferma la classifica dei Circondari per percentuale di raccolta differenziata.
Nel 2017 la palma del Circondario “riciclone” spetta al Casatese (74,3%), seguito dal Meratese (73,4%), dall’Oggionese (71,7%), dalla Valle San Martino (71,3%) e dal Lario orientale (69,6%). Poco distante il Lecchese (67,5%); chiude la graduatoria la Valsassina (57%).
QUI LA CLASSIFICA DEI COMUNI RICICLONI
“I dati relativi al 2017 – sottolinea il Consigliere provinciale delegato all’Ambiente Bruno Crippa– ci dicono che è necessario dare ulteriore spinta e forza alla raccolta differenziata e creare maggiore sensibilità tra i cittadini, spiegando cosa significhi l’economia circolare. Ciò che separiamo e recuperiamo non è più un rifiuto, ma, attraverso il riuso, diventa una risorsa. La raccolta mono materiale di carta e cartone darà certamente nuovo impulso. E’ necessaria una nuova campagna di sensibilizzazione anche attraverso la promozione e la diffusione delle buone pratiche sperimentate con successo da diversi enti locali”.
Per il presidente di Silea Marco Colombo, affiancato dal direttore Marco Peverelli, è “un risultato eccezionale per la nostra provincia, frutto del lavoro fatto negli anni nei nostri Comuni. Quest’anno i risultati saranno migliori. Nel 2018 è cambiata la metodologia di raccolta, è stata separata la carta dalla plastica ed è migliorata la qualità della plastica raccolta. Se il trend prosegue avremo 530 mila euro in più di corrispettivi dal consorzio che ritira questo materiale ed anche la nostra società ha avuto dei risparmi di 170 mila euro. In tutto 700 mila euro che abbiamo deciso di ridare ai comuni come premio per la promozione delle buone prassi in tema di rifiuti”.
Per il 2019, inoltre, potrebbe iniziare la sperimentazione della tariffa puntuale. “Un aspetto importante è capire come riutilizzare il materiale che viene riciclato – spiega il dirigente provinciale Angelo Valsecchi -il vero salto sarà quando tutto il materiale riciclato sarà rimesso nel sistema. Bisogna convincere il cittadino che una cosa riciclata e riutilizzata è sicuramente utile: la carta, la plastica di nuova produzione è plastica a tutti gli effetti. Questo comportamento migliorerà il nostro modo di vivere e quello dei nostri figli”.