LECCO – L’anno che si è chiuso ha fatto registrare un chiaro peggioramento dei dati di inquinamento dell’aria rispetto al 2016: in tutti i capoluoghi, tranne Monza, le concentrazioni medie di PM10 sono cresciute, complici sia la minor piovosità, registrata soprattutto nelle località della bassa Padana, sia il generalizzato aumento del traffico veicolare.
Su un periodo più lungo, invece, i dati mostrano una tendenza al rallentamento del trend positivo in corso da decenni: la riduzione delle concentrazioni medie ha infatti lasciato il posto ad una stabilizzazione dei valori nell’ultimo quinquennio.
“Segno che, probabilmente, si sta esaurendo l’effetto del miglioramento delle motorizzazioni, in particolare per quanto riguarda i diesel, maggiori contribuenti allo smog urbano, per i quali la differenza in emissioni tra le immatricolazioni più recenti e la media del parco circolante appare sempre meno rilevante”.
Lo dice, dati alla mano, Legambiente guardando alle ultime statistiche relative allo smog e alla presenza di polveri sottili nell’aria che respiriamo.
Valori in aumento in tutti i capoluoghi di provincia, Lecco compresa, anche se, insieme a Sondrio e Varese, risulta avere statistiche meno allarmanti rispetto alle altre città lombarde. Rispetto al 2016, la concentrazione di Pm10 nel lecchese è salita da una media di 22,9 mg/mc ai 26,6 mg/mc del 2017 appena concluso, così come anche i giorni di sforamento del limite di legge (40 mg/mc) sono aumentati, passando dai 31 del 2016 ai 43 dello scorso anno.
Il record di città più inquinata spetta a Cremona: “la cittadina padana non è esente da emissioni da traffico, industria e impianti termici, ma sicuramente pesa molto il contributo delle emissioni agrozootecniche, da cui dipende gran parte della formazione di particolato secondario che aleggia sulla Pianura Padana – spiegano da Legambiente -Solo Cremona eccede nel 2017 il dato medio di inquinamento tollerato secondo gli standard europei, ma nessuna città può vantare un’aria veramente salubre, conforme cioè alle raccomandazione dell’OMS che abbassano l’asticella del PM10 ad una media annua inferiore a 20 mg/mc, anche se Sondrio ci si avvicina chiudendo l’anno con una concentrazione media di 24,1 mg/mc”.