Trial sui sentieri, gli ambientalisti replicano: “E’ illegale!”

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crossCALCO – Continua la discussione riguardo al motocross nei boschi brianzoli e dopo la denuncia dell’associazione Monte di Brianza (vedi articolo) e la replica di un appassionato della due ruote (vedi articolo), ospitiamo la replica dell’associazione ambientalista:

“Gent. le Sig. Turati,

lei, come del resto alcuni altri suoi “colleghi” che hanno scritto avete messo il dito nella piaga.

A noi bastava discutere sull’opportunità di svolgere una gara, autorizzata, in ambiente naturale ma voi vi siete spinti oltre confermando più di un sospetto. La questione non è fermarsi e spegnere il motore incontrando animali o passanti, piuttosto, quello di essere consapevoli che, se si sta percorrendo un sentiero, vuol dire che si sta compiendo un’azione vietata.

E di norma non è la sola violazione di legge compiuta perché il più dei casi e al fine di non farsi riconoscere, nella migliore delle ipotesi circolano con le targhe sollevate o ricoperte di nastro adesivo ma più frequentemente con la targa mancante. E queste
sono norme dettate dal codice della strada con relative norme e leggi regionali sull’ accessibilità di veicoli a motore su sentieri, e non certo dettati da una associazione!

Per dovere di precisione dobbiamo ancora incontrarlo il motociclista che cede il passo e spegne il motore perché nella nostra lunga frequentazione dei sentieri non ci siamo ancora imbattuti in un gesto di rara cortesia e cavalleria.

Quando avverrà sarà nostra premura segnalarlo! Nell’eccesso di giustificazione riesce addirittura ad attribuirci l’uso di jeep e fuoristrada per le nostre attività e di recare disturbo alla fauna che , guarda caso sono proprio le cose che fate voi .

Ma a proposito di pulizia dei sentieri questa è un’attività che svolgiamo con regolarità da decenni insieme alle Squadre Antincendio Boschivi e ad alcune sezioni locali del Cai per rimediare ai danni delle piogge, del dissesto idrogeologico con frane e smottamenti e non da ultimo da quelli causati dalle moto ma immaginiamo che lei non abbia neppure idea di che gioia veder vanificato il lavoro realizzato da tanti volontari.

E anche a questo proposito singolare certificare come non ci si sia mai incontrati, strano, no?

Ma alla fine ecco qual’e la vera differenza. Non si tratta di essere educati ma piuttosto di rispetto delle regole.

Saremo degli inguaribili romantici ma noi siamo perché leggi e norme vengano rispettate. Fatevene una ragione ma quando state percorrendo un sentiero in un bosco con una motocicletta state compiendo un gesto illegale. Arrestarsi al semaforo rosso non significa avere l’animo sensibile, piuttosto rispettare di una semplice regola”.

Cordialmente

Associazione Monte di Brianza