202° dell’Arma. Obiettivo “sicurezza”, 11mila reati scovati in un anno

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Al centro il comandante provinciale, Rocco Italiano

Festa Arma Carabinieri 2016 (32)
LECCO – “L’Arma dei Carabinieri, anche a Lecco, è e vuole continuare ad essere un solido punto di riferimento. Il cittadino, oggi come da oltre 200 anni, sa che può contare sul carabiniere: austero e professionale tutore dell’ordine, ma anche figura amica, volto buono al quale rivolgersi in caso di bisogno”.

Il comandante Rocco Italiano si  è rivolto ai suoi uomini nel giorno delle celebrazioni per il 202° della fondazione della Benemerita che è stato festeggiato lunedì pomeriggio nella corte della caserma provinciale, dove, per l’importante occasione, si sono riunite le autorità istituzionali e militari della città, insieme ai vertici dell’Arma lecchese, i capitani di compagnia e una rappresentanza dei Carabinieri operanti in provincia, composta da militari in Grande Uniforme, Comandanti di Stazione, personale delle Aliquote Radiomobili, carabinieri di quartiere, del servizio navale e sciatori-rocciatori, il nucleo cinofili.

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“Una storia quella dell’Arma – ha ricordato il comandante – che dalle sue origini ai nostri giorni ha un unico comune denominatore efficacemente sintetizzato nell’atto istitutivo del 1814 e nei successivi regolamenti ‘la protezione dei cittadini e la punizione dei rei’, realizzata attraverso una vigilanza attiva, non interrotta, attuata in provincia di lecco con 2 compagnie e 15 stazioni carabinieri, contribuendo in maniera significativa a garantire la sicurezza e l’ordinata convivenza civile in questa meravigliosa parte del nostro paese”.

Al centro il comandante provinciale, Rocco Italiano
Al centro il comandante provinciale, Rocco Italiano

Un ruolo non semplice quello da loro svolto sul territorio, “chi ha scelto di fare il carabiniere non ha scelto una vita comoda, né per sé né per le proprie famiglie” ha sottolineato Italiano che ha voluto ricordare i militari caduti durante il servizio: “Se oggi siamo qualcosa di grande – ha proseguito il comandante – lo dobbiamo a questi silenziosi ed eroici protagonisti, cui va il nostro omaggio”.
“Oggi – ha sottolineato Italiano – dobbiamo essere all’altezza del nostro passato e pronti alle sfide future” e i dati relativi all’ultimo anno di attività dell’Arma in provincia di Lecco perseguono questo obiettivo: nel periodo giugno 2015 – maggio 2016 i reparti del comando provinciale hanno proceduto per oltre l’85% dei reati, svolto circa 16.500 servizi preventivi, una media di quasi 100 carabinieri ogni giorno, che hanno consentito il controllo di oltre 43.700 persone, perseguito oltre 11.200 reati, segnalando all’autorità giudiziaria 2.064 autori di reati, tratto in arresto 200 persone.

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Particolare attenzione, ha ricordato il comandante , è stata dedicata alle iniziative di sensibilizzazione in materia di truffe e furti ai danni degli anziani, nel cui ambito i comandanti di stazione hanno promosso, grazie alla collaborazione di comuni, parrocchie e associazioni, oltre un centinaio di incontri informativi a favore delle singole comunità.

Nell’ambito del progetto di diffusione della cultura della legalità tra i giovani, con specifico riferimento alla violenza di genere, al bullismo, all’educazione stradale, all’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, le iniziative dell’Arma lecchese hanno interessato più di 2.500 studenti di 35 istituti della provincia, attraverso conferenze nelle scuole e visite ai comandi. parallelamente sono stati effettuati nei maggiori centri della provincia numerosi incontri con la cittadinanza per sensibilizzare la tutela dei soggetti delle categorie più deboli.

Un accento particolare sull’argomento è stato dedicato ai “reati di genere” e allo “stalking” e a qualunque forma di violenza sulle donne, a tale scopo sono stati specializzati diversi militari dell’arma.

 

Festa Arma Carabinieri 2016 (28)
“Un bilancio che conferma il forte impegno del comando provinciale a seguire attentamente tutti i fenomeni e le manifestazioni che incidono sulla sicurezza e sull’ordinata e civile convivenza del territorio – ha concluso Rocco Italiano – ma questi risultati non devono mai essere disgiunti dal grande sforzo che dobbiamo continuamente esercitare per mantenere alta la percezione di sicurezza da parte dei cittadini, ai quali non basta il conforto del semplice dato statistico, se pur positivo. L’obiettivo principe rimane quello di performare ulteriormente il livello della prevenzione modulando le risorse umane in funzione della massima proiezione esterna del personale: potenziando, quindi, i servizi di vigilanza agli 10 obiettivi sensibili, ottimizzando la tempestività degli interventi e dando ulteriore impulso ai cosiddetti servizi di prossimità, preziosissimi anche sotto il profilo della rassicurazione diretta del cittadino”.

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