LECCO –Dopo trent’anni di trasmissioni e informazione, si spegne TeleUnica: la storica emittente televisiva locale delle province di Lecco e Sondrio terminerà la sua attività con lo scattare del 2019.
Ne ha dato annuncio ieri, giovedì, nell’edizione serale del telegiornale la direttrice Katia Sala. La chiusura, ha spiegato la giornalista, è dovuta ad una grave crisi di liquidità causata dai ritardi nell’erogazione dei contributo statati per gli anni 2016-2017, ben 416 mila euro che erano stati assegnati da graduatoria alla realtà televisiva locale. Ritardi dovuti in parte ai ricorsi presentati da altre emittenti partecipanti al bando.
Il fallimento della Filca Cooperative, principale finanziatore della tv lecchese, ha acuito ulteriormente la situazione. TeleUnica chiude e sedici dipendenti, tra giornalisti e tecnici, restano senza lavoro. Unica era nata nel 1990 dalla fusione delle emittenti Telespazio Lecco e Tv Radio Lecco e otto anni dopo, nel 1998, con la divisione societaria Unica Lombardia ha trasmesso per le zone di Lecco e provincia e per le province di Como e di Sondrio.
Tre anni fa, la stessa sorte era toccata al settimanale La Gazzetta di Lecco, legata alla stessa compagine societaria. Il suo ultimo numero pubblicato è stato il 31 gennaio del 2015.
“E’ la grave perdita di una componente essenziale, autorevole ed indipendente nel panorama dei Media e network locali – ha commentato con amarezza, in una nota, Appello per Lecco – intendiamo pubblicamente ringraziare Teleunica e tutti i suoi collaboratori per il servizio di informazione quotidiana, per la professionalità e indipendenza con la quale hanno svolto la loro attività . Il territorio di Lecco perde una voce autonoma, rappresentativa e molto seguita dalla cittadinanza che costantemente ha saputo valorizzare la corretta informazione e dare risalto alle notizie più importanti per le nostre comunità . La cessazione di questo servizio rappresenta un momento triste per tutto il settore dell’informazione e ci auguriamo che ci possa essere la possibilità di ripartire al più presto attraverso disponibilità provenienti dal mondo dei network o da investitori privati”.