A sollevare il problema è l’assessore all’Ambiente, caccia e pesca Carlo Signorelli che sottolinea come la scomparsa del Consorzio dell’Adda – ente autonomo per la costruzione, manutenzione ed esercizio dell’opera regolatrice del lago di Como che verrà inglobato nel Consorzio nazionale per i grandi laghi prealpini abbia una prima ricaduta sui finanziamenti per gli ‘obblighi ittiogenici’, ossia i finanziamenti per il ripopalamento del lago delle specie pescate. “Questo il contenuto dell’articolo 21 della manovra finanziaria del Governo Monti che azzera gli organismi appena nominati e quindi gli atti in istruttoria. Una settimana dopo un positivo incontro con il nuovo presidente del Consorzio dell’Adda Massimiliano Atelli, che ci aveva promesso in tempi brevi la revisione della convenzione scaduta nel dicembre 2009 con adeguamento dei corrispettivi per gli obblighi e le attività ittiogeniche, giunge una notizia che ci preoccupa molto” dice l’assessore e aggiunge: “Un organismo come il Consorzio dell’Adda, che non ci risulta attingesse a fondi pubblici, viene soppresso e accorpato con diversi altri Consorzi. Sarà da oggi più difficile il dialogo per gli enti locali come la Provincia di Lecco. Prevedo tempi lunghi e difficoltà per dirimere il contenzioso in corso da diversi anni sugli obblighi ittiogenici”.
Si definisce “obbligo ittiogenico” l’onere, a carico del concessionario di derivazione di acqua da un corpo idrico superficiale, erogato alla pubblica amministrazione per la compensazione annuale del complesso degli impatti determinati dalla derivazione sull’ittiofauna e sull’ecosistema acquatico.