Amministratori di sostegno: un aiuto alle fasce deboli

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Grande collaborazione tra vari enti del lecchese per la creazione del protocollo d’intesa in favore del sostegno delle fasce più deboli. Provincia di Lecco, Federazione Coordinamento Handicap, Asl e Tribunale hanno sottoscritto la realizzazione del progetto “Una rete di sostegno alla fragilità – per poter volare più in alto” finalizzato alla promozione di interventi volti a sostenere la conoscenza e l’attuazione della legge varata nel 2004 che ha istituito la figura dell’amministratore di sostegno che aiuta le categorie di persone più deboli. Da ottobre di quest’anno inoltre è attivo un punto informativo sull’amministrazione di sostegno al tribunale di Lecco aperto tutti i martedì mattina per coloro che sono interessati a conoscere l’istituto. Altri sportelli sono accessibili a Paderno e Bellano, per gli altri distretti sanitari sul territorio.

“Questa iniziativa è fondamentale per la delicatezza dei contenuti – sottolinea il presidente del Tribunale Renato Bricchetti –. La collaborazione tra gli enti è positiva, perché isolandoci i risultati sarebbero inferiori”. Ci sono 759 amministratori di sostegno nel territorio lecchese e ad oggi sono aperte dalle 650 alle 680 amministrazioni.

“Questo risultato non è estemporaneo – spiega il giudice tutelare del Tribunale di Lecco Gianmarco De Vincenzi – perché siamo partiti nel 2004 consci dell’importanza rivoluzionaria del nostro progetto. All’inizio abbiamo divulgato l’esistenza dell’istituto e ora stiamo raccogliendo i frutti di questa esperienza unica, non solo a livello regionale, ma anche a livello italiano”. Sono diverse le categorie da aiutare, partendo dagli anziani, i tossicodipendenti, le persone con disagi psichici, ma anche quelle con dipendenze da gioco. “Parlando di questo tema – indica l’assessore provinciale dei Servizi alla Persona e alla Famiglia Antonio Conrater – dimostriamo che sappiamo fare rete, condividendo un obiettivo importante. Come Amministrazione Provinciale stiamo vivendo un momento difficile, abbiamo sempre meno fondi, ma ci aiutano interventi di singoli e associazioni. È molto importante poi che nel progetto partecipa anche il Tribunale”.