A Lecco si festeggia
il Tricolore, ma il festeggiato non c’è!

Tempo di lettura: 2 minuti

Festa del Tricolore… senza la bandiera. È stata ricordata nella mattinata di sabato la nascita della bandiera italiana nel palazzo municipale di Lecco, ma il grande assente è stato appunto lo storico Tricolore italiano, che quest’anno festeggia il 215esimo compleanno.

La cerimonia ha visto la presenza del sindaco Virginio Brivio, il prevosto Franco Cecchin, il viceprefetto Laura Motolese, il presidente di Assoarma Filippo Di Lelio e il neocomandante provinciale della Guardia di Finanza tenente colonnello Ettore Ciccone. Durante la cerimonia inoltre si è esibito il Coro Alpino Lecchese, con le canzoni che hanno fatto la storia dell’Italia e, al termine della mattinata, è stato cantato l’inno di Mameli. “Abbiamo voluto commemorare le due lapidi nel cortile di Palazzo Bovara – spiega il sindaco Brivio – che ricordano il passaggio di Lecco da borgo a città nel 1848 e la medaglia al valore consegnata al 1976”. Anche la Motolese sottolinea come “il Tricolore abbia radici molto profonde, non poteva essere esposto, ma in alcuni quadri è stato raffigurato grazie ad abili stratagemmi”. Monsignor Cecchin vuole ricordare come sia importante conoscere il passato: “Dobbiamo riagganciarci alle radici per avere la capacità di fare frutti per migliorare il futuro”. Di Lelio invece afferma che “la bandiera è il simbolo dell’indipendenza”.

La parte storica è stata curata da Gianluigi Daccò e Luca Redaelli: il primo ha curato i testi e ha raccontato la storia del Tricolore in chiave lecchese, mentre il secondo ha letto le testimonianze della storia d’Italia. Nella sala consigliare sono stati esposti anche 15 lavori del pittore Carlo Maria Giudici. “Sarebbero dovute essere 16 – dichiara l’artista –, ma recentemente con una tavola ho partecipato a un concorso a Melburne, in Australia, e si è classificata terza, così ho dovuto lasciarla lì”.

Il Tricolore italiano è stato utilizzato per la prima volta il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia per simboleggiare la Repubblica Cispadana, comprendente i territori di Bologna, Ferrara, Modena e, appunto, Reggio Emilia. Dal 31 dicembre 1996, pochi giorni prima del bicentenario, è stata istituita la giornata nazionale della bandiera.