Calolzio ricorda i caduti. “Giovani, seguite la cultura della pace”

Tempo di lettura: 3 minuti

 

Il premiato corpo bandistico G.Verdi che ha aperto il corteo.
Il premiato corpo bandistico G.Verdi che ha aperto il corteo.

 

CALOLZIOCORTE – “Una commemorazione solenne all’insegna dell’importanza della pace e della convivenza tra i popoli, dove la guerra possa rimanere solo un ricordo legato alle commemorazioni”, è questo lo spirito con cui la città di Calolziocorte ha celebrato, domenica mattina, la giornata del 4 novembre in occasione del 97^ anniversario della Vittoria.

Tante le persone e le associazioni (l’associazione nazionale Carabinieri sezione di Calolziocorte, gli alpini calolziesi, i volontari del soccorso di Calolziocorte, l’Avis e l’Aido calolziese, la Pro Loco di Calolziocorte, l’associazione marinai d’Italia sezione di Calolziocorte) che, questa mattina, si sono ritrovate davanti alla casa delle associazioni in Corso Dante per prendere parte al corteo organizzato dall’amministrazione comunale.

4_Novembre_Calolzio (18)

La celebrazione ha avuto inizio alle 9.30 dopo un primo momento di raccoglimento presso il monumento dell’associazione nazionale carabinieri, sito nel prato antistante la biblioteca Caterina Cittadini di Calolzio; dopo  il rituale dell’alzabandiera, il corteo ha iniziato il suo cammino in direzione della piazza interna del municipio, attraversando Corso Dante e Largo Garibaldi. Al centro del corteo una grande bandiera italiane è stata sorretta, per tutta la durata del corteo, dagli Alpini calolziesi.

4_Novembre_Calolzio (25)

 

Una volta giunti nella piazza retrostante il Municipio, il sindaco di Calolziocorte Cesare Valsecchi, il vicesindaco Massimo Tavola, l’assessore alla Polizia Locale Valentino Mainetti e il partigiano Della Vedova, hanno deposto una corona d’alloro di fronte al monumento che riporta i nomi dei caduti calolziesi; al termine dell’alzabandiera, il corteo è ripartito alla volta del monumento dei caduti di tutte le guerre sottostante la chiesa arcipresbiteriale, dove si è tenuto un momento di raccoglimento a cui è seguito il discorso del sindaco Cesare Valsecchi.

4_Novembre_Calolzio (6)
Gli alpini calolziesi

Un discorso in cui il primo cittadino non ha mancato di sottolineare  “l’importanza della pace intesa non semplicemente come assenza di guerra, ma anche come convivenza sociale e solidale in un contesto democratico, libero e responsabile”  e come “con le commemorazioni si renda omaggio a coloro che hanno combattuto per mantenere l’integrità nazionale al fine di consegnare alle generazioni un bene prezioso, l’unità nazionale”.

 

Da sinistra: Cesare Valsecchi e il patriota Della Vedova
Da sinistra: Cesare Valsecchi e il patriota Della Vedova

 

Il sindaco calolziese ha concluso il suo discorso citando don Turollo:  “Mi auguro che i giovani non percorrano le strade che abbiamo percorso noi, spero che abbraccino la cultura della pace come se fosse una nuova aurora, perché oggi la terra è una nave dove siamo tutti imbarcati e non possiamo permetterci che affondi poiché non vi sarà un’altra Arca di Noè a salvarci. Deve scomparire il concetto di nemico poiché una società concentrata sull’ostilità non è una civiltà ma bensì una barbarie… l’unica civiltà degna di esistere è quella dove regna la pace, in cui le guerre restano solo un ricordo nelle giornate commemorative”.

 

4_Novembre_Calolzio (50)

 

Terminato il discorso del sindaco i partecipanti al corteo si sono trasferiti nella chiesa arcipresbiteriale dove si è tenuta la santa messa.

GALLERIA FOTOGRAFICA DELL’EVENTO