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LECCO – Uomo della Resistenza, operaio, sindacalista, “testimone e maestro” come lo ha definito il sindaco Brivio nel suo intervento introduttivo: Pio Galli è l’orgoglio della Cgil lecchese, l’esempio del sindacalismo capace di essere d’insegnamento anche alle nuove generazioni.
Per questo la Camera del Lavoro di Lecco e l’associazione dedicata alla memoria di Pio Galli hanno voluto realizzare un film documentario sulla vita del sindacalista, che ha iniziato la propria lotta per i diritti dei lavoratori in fabbrica, tra le tute blu del Caleotto, poi facendo carriera nella Fiom, diventandone il segretario nazionale tra il 1977 e il 1985. E’ stato anche segretario provinciale della Cgil Lecco per otto anni, a partire dal 1954.
Anche Susanna Camusso, attuale leader della Cgil, ha voluto prendere parte alla prima proiezione di martedì pomeriggio in una gremitissima Sala Don Ticozzi. Il suo ritorno a Lecco, dopo aver presenziato anche ai funerali nel dicembre del 2011, è una nuova testimonianza dell’affetto che lega Camusso al suo segretario negli anni della Fiom.
“ Viviamo in un mondo dove il presente è tutto. Con questo film vogliamo divulgare la storia di Pio Galli, non con sguardo nostalgico ma, come lui ci ha insegnato, per imparare dal passato e affrontare le sfide future”. Tino Magni, presidente dell’associazione Pio Galli, fa riferimento alle parole scritte dallo stesso Galli in un’autobiografia del 1997 dalla quale ha preso spunto il docu-film che ripercorre l’esperienza sindacale e non solo del leader dei metalmeccanici.
“Abbiamo utilizzato materiale di repertorio, interviste a chi lo ha conosciuto e alla sua famiglia in particolare ai figli Ivan e Laika – presenti in sala – che lo ha sostenuto durante la sua carriera – ha spiegato la regista Giusi Castelli – Io, figlia di operai e di padre sindacalista, mi sono rivista in tanti aspetti della loro vita”
Al film si affiancherà un archivio storico sulla storia di Pio Galli e del sindacato che, come ha sottolineato Wolfango Pirelli, segretario generale della Cgil di Lecco, sarà aperto e consultabile appena sarà concluso il suo riordino, tra la fine di quest’anno e il 2017.
Nel frattempo Annone, paese nativo di Pio Galli, nelle prossime settimane intitolerà una via al sindacalista ed anche a Lecco potrebbe seguirla dedicando al suo concittadino una via ed anche un luogo di cultura, come ha annunciato il primo cittadino cogliendo la proposta lanciata dall’associazione.
“Quello che Pio ci ha insegnato – lo ha ricordato il segretario Elena Lattuada di Cgil Lombardia – è di non rinunciare mai al confronto, perché il sindacato è più forte quando sa dialogare con tutti”.