Casa Comune al sindaco: “Lo svincolo della 36? Ripensateci”

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MANDELLO – Grazia Scurria, capogruppo consiliare di “Casa Comune”, interroga il sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, in merito ai lavori eseguiti dall’Anas in prossimità delle aree di servizio della strada statale 36, in frazione Maggiana, e del sottopasso di collegamento tra quelle due stesse aree, a tutt’oggi destinato ai soli mezzi di soccorso.

“Nel nostro territorio – si legge nell’interrogazione inclusa nell’ordine del giorno della seduta di consiglio comunale di stasera, lunedì 28 novembre – Anas ha dato il via, senza neppure preoccuparsi di ottenerne i titoli edilizi e paesaggistici, ad alcune opere di movimento terra e alla realizzazione di rampe e muri. Si deve presumere che tali opere siano propedeutiche alla realizzazione dello svincolo in uscita da Nord della Ss 36, nonostante ad oggi il bilancio del Comune di Mandello non contempli alcuna opera in tal senso”.

Scurria ricorda quindi che il programma triennale di fresca approvazione da parte della Giunta prevede tale opera, con il contributo del Comune di Mandello per 600.000 euro, “ma è altrettanto vero – precisa – che i lavori abusivi di Anas sono iniziati mesi prima”.

Da qui l’interrogazione dell’esponente di minoranza al primo cittadino per sapere se è stata rilasciata la sanatoria paesaggistica, se sia possibile rilasciare la sanatoria edilizio-urbanistica e, in caso affermativo, se la stessa è stata richiesta.

Il capogruppo di “Casa Comune” vuole anche sapere “quali provvedimenti abbia messo in atto il Comune di Mandello e in particolare l’ufficio tecnico per assicurare la cittadinanza che le opere realizzate abusivamente possano garantire la completa sicurezza di chiunque percorrerà quei tracciati stradali”.

Infine la Scurria chiede a Fasoli “se l’Amministrazione non ritenga opportuno un supplemento di riflessione in merito alla realizzazione dello svincolo, destinando lo stanziamento previsto nel Programma triennale delle opere pubbliche ad altre misure di sicurezza stradale, come ad esempio i tanto nominati passaggi e percorsi pedonali e ciclabili annunciati nel programma elettorale del “Paese di tutti” e non ancora minimamente realizzati, visto che invece i pochi provvedimenti assunti in tema di viabilità sono stati destinati alla velocizzazione del traffico veicolare, con penalizzazione e pericolo per la mobilità lenta”.