LECCO – Metti una sera a cena con un campione di ciclismo del recente passato, un corridore che ha disputato 15 Giri d’Italia, aggiudicandosene due (nel 2001 e nel 2003) e salendo sul podio della corsa rosa altre cinque volte, capace di vincere in carriera un centinaio di corse – tra queste una tappa al Tour de France del 2003 – non soltanto in Italia ma anche all’estero, in particolare in Giappone, Spagna, Svizzera e Messico.
Metti una sera a cena con Gilberto Simoni, classe 1971, origini trentine. Lui, scalatore puro, ha voluto la bicicletta e ha pedalato per 25 anni (sono almeno 700.000 i chilometri percorsi in sella alla “due ruote”), diciassette dei quali da professionista.
Metti una sera a cena con il nobile proposito di raccogliere fondi da destinare al progetto di agricoltura sociale che la “Casa don Guanella” di Lecco sta portando avanti in località Piazza Rossè a Valmadrera, nel solco della continuità rispetto alla tradizione agricola e rurale italiana.
“Abbiamo l’ambizione di dare prospettive ai ragazzi della nostra comunità educativa – è stato il primo messaggio che don Agostino Frasson, direttore della struttura di via Amendola, ha rivolto giovedì 29 ottobre a Simoni – e già entro fine anno inaugureremo una nuova stalla di 400 metri quadrati”. “Nostro intento – ha specificato – è far sì che il progetto sia condiviso dal maggior numero possibile di persone”.
“Io ho imparato a vincere dopo essere arrivato tante volte ultimo – ha detto “Gibo” Simoni raccogliendo idealmente il testimone ricevuto da don Agostino – Mio padre era contadino, ma non mi ha mai imposto nulla nella vita. A me piaceva andare in bicicletta e così dopo qualche anno la mia grande passione si è trasformata in una professione e in competizioni vere e proprie, le stesse che molte volte la vita ci costringe ad affrontare”.
“Ai ragazzi diamo colpe che in realtà sono anche nostre – ha aggiunto il campione – perché oggi loro hanno tutto, perciò è molto bella la vostra scelta di rimboccarsi le maniche e di scegliere di sfruttare i terreni coltivabili tutti intorno alla cascina con la fatica e con la forza delle braccia, piuttosto che con trattori e altri mezzi agricoli meccanizzati. Così facendo, i prodotti che la terra vi donerà e che raccoglierete saranno per voi motivo di grande soddisfazione”.
La proiezione di un filmato che ha raccontato in modo originale e efficace la vita e la carriera sportiva di Simoni e a cui ha assistito anche il campione olimpico e attuale assessore regionale allo Sport Antonio Rossi, poi tutti a tavola, non prima che don Agostino ricordasse al “Gibo” e ai numerosi commensali che a cena avrebbero bevuto il vino prodotto a “Cascina don Guanella” dopo la vendemmia dello scorso anno.
“L’abbiamo chiamato significativamente Barabin – ha spiegato il direttore della comunità educativa – lo stesso nome che un tempo veniva dato ai “ragazzi di strada” . E sull’etichetta di ogni bottiglia abbiamo riprodotto, non a caso, l’immagine rivisitata della Madonna della provvidenza”.
Prima della cena non è mancato neppure un riferimento al pellegrinaggio che a metà novembre vedrà una trentina di educatori, volontari e ospiti di “Casa don Guanella” andare in bicicletta da Lecco a Roma, come già avvenuto nel 2011, per “celebrare” i 100 anni dalla morte di San Luigi Guanella. E in Vaticano incontrare Papa Francesco.
“Sarà un’avventura che vi costerà certamente fatica – ha commentato Gilberto Simoni – ma che soprattutto vi darà tanta gioia. E che non dimenticherete mai”.
Poi la firma del “Gibo” sul murales dei campioni, accompagnata da una dedica: “Se devo scegliere tra vivere o morire scelgo di andare avanti, in bici!”.
DI SEGUITO, LE IMMAGINI DELLA SERATA DI GIOVEDI’ 29 OTTOBRE A “CASA DON GUANELLA” DI LECCO CON GILBERTO SIMONI