“Che io possa vincere… Fatto!”. Cooperativa in festa per “Marchino”

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Marco Casalini festeggiato lunedì 27 marzo nella sede della Cooperativa Incontro di Mandello (fotoservizio Francesco Gala).

 

MANDELLO – Alla Cooperativa Incontro lui lavora da quasi trent’anni. E, all’indomani del suo rientro in Italia dopo i due ori conquistati in Austria nello sci di fondo ai Giochi mondiali invernali Special Olympics, nella sede della stessa cooperativa – in attività dal 1986 – non poteva che essere festa grande.

Marco Casalini, “Marchino” per tutti, ha ricevuto lunedì 27 marzo l’ideale abbraccio di responsabili, volontari e soci della struttura di via XXIV Maggio, presente tra gli altri il presidente Alberto Magatti.

Per l’occasione Casalini, che abita a Dervio con mamma Elena e papà Bruno e difende i colori della Sezione Arcobaleno della Polisportiva Mandello, mostrava con legittimo orgoglio le due medaglie vinte sulle nevi austriache.

Di lui Fabrizio Alippi direttore della Cooperativa, scrive sul sito Internet di Special Olympics Italia: “Conosco Marco da 20 anni. Ha un cuore grande e tenace, sa essere generoso e stupirsi delle cose belle che la vita gli offre. Una generosità che gli ha permesso di vincere un tumore che lo ha costretto ad affrontare lunghe terapie, una semplicità che, quando gli erano ricresciuti i capelli persi a causa della chemio, lo portava a dispiacersi di doverli tagliare perché erano diventati ricci”.

Alippi aggiunge: “Marco ha una tenacia che dimostra ogni volta che indossa la tuta e gli sci e affronta le gare. Allora diventa atleta a tutto tondo, cura l’alimentazione, la preparazione fisica e vuole vincere, ma sa anche perdere”.

E Franca Lafranconi, responsabile del Team Special Olympics della Polisportiva Mandello, spiega: “Quando abbiamo pensato di avviare i ragazzi della Cooperativa ad alcune pratiche sportive, Marchino ha aderito con entusiasmo. Oltre alle passeggiate in montagna d’estate, abbiamo pensato di praticare lo sci nordico e ci siamo trovati subito davanti alle difficoltà di Marco, che non poteva muoversi con gli sci con la disinvoltura necessaria. Questo lo portava ad avere una grande paura di cadere, per cui si irrigidiva e finiva spesso rovinosamente sulla neve trascinando con sé chi gli stava vicino. Siamo ricorsi allora alle pelli di foca applicando delle strisce sotto gli sci, che restavano così più aderenti alla neve permettendogli di muoversi con più serenità. Ben presto Marchino non ha più voluto usare le pelli di foca e ha insistito, riuscendo infine a sciare con le sue sole forze”.

“Quando abbiamo conosciuto Special Olympics e abbiamo cominciato a partecipare ai Giochi, prima con il Team Oltretutto 97 e in seguito con la Polisportiva Mandello – aggiunge – il suo impegno è aumentato: spesso insisteva da solo negli allenamenti, anche quando il resto del gruppo si fermava per il pranzo o per una sosta, per riuscire ad affrontare un percorso senza cadere. Marchino è molto emotivo, a ogni vittoria abbraccia chi gli sta vicino con molta irruenza sprizzando felicità da tutti i pori. Talvolta l’emozione è tale da farlo scoppiare a piangere, ma sono lacrime di felicità”.

E qualche lacrima di felicità c’è da credere avrà rigato il volto di Casalini anche sulle nevi austriache. Bravo, bravissimo “Marchino”!

DI SEGUITO, NEL SERVIZIO FOTOGRAFICO DI FRANCESCO GALA, LE IMMAGINI DELLA FESTA DI LUNEDI’ 27 MARZO ALLA COOPERATIVA INCONTRO DI MANDELLO IN ONORE DI “MARCHINO” CASALINI