Confesercenti: “La ripresa non si è ancora materializzata”

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Lionello Bazzi presidente Confesercenti Lecco

LECCO – Confesercenti Lecco traccia il bilancio di questi otto mesi evidenziando che “La tanto attesa ripresa, per commercio e turismo, non si è ancora materializzata”.

Dati alla mano, l’associazione lecchese presieduta da Lionello Bazzi sottolinea come l’emorragia di imprese nei due settori prosegue implacabile, è questo il principale dato che emerge dalle rilevazioni sui primi otto mesi del 2014 dell’Osservatorio Confesercenti su Commercio al dettaglio e attività del turismo

A pesare è soprattutto il calo delle iscrizioni: il flusso di iscrizioni e cancellazioni delle imprese al dettaglio nel lecchese è negativo (-65) e interessa tanto il settore alimentare (-8) che il settore non alimentare (-57). Un rallentamento generalizzato che non risparmia il capoluogo di provincia che vede il saldo tra iscrizioni e cancellazioni negativo (-27) e ugualmente trasversale interessando tanto il settore alimentare (-3), che non alimentare (-24)”.

L’unico dato positivo arriva dal commercio su area pubblica e dal commercio online dove nei primi otto mesi del 2014. “Per gli ambulanti si assiste sostanzialmente ad una tenuta dall’inizio dell’anno – spiegano dall’associazione – anche se il settore dimostra una certa staticità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (0,0%). Con 9 iscrizioni e 6 attività cancellate il comparto delle imprese che operano nel commercio via internet manifestano segnali di crescita, addirittura più 18% la variazione rispetto all’Agosto 2013”.

Dati negativi invece nel settore turistico dove si è assistito a un boom di chiusure per i ristoranti Il settore alloggio e somministrazione, nel quale confluiscono hotel, ristoranti e bar, ha perso 36 imprese. Nel dettaglio per le imprese di alloggio (-8), ristorazione (-12) e servizio bar (-16), solo segni negativi, tanto in provincia che nel comune capoluogo.

Ancora negativo il dato dei negozi di abbigliamento, il settore perde 13 imprese e ne guadagna soltanto 4, con un saldo finale in rosso di 9 unità. Anche in questo caso, si segnala un peggioramento rispetto allo stesso periodo 2013. Più contenute le perdite in altre categorie merceologiche prese in esame dall’Osservatorio Confesercenti, tra le quali spiccano le imprese al dettaglio di ortofrutta (-1), del dettaglio carni (0) e del commercio di giornali e riviste (-2).

“Dopo la crisi del 2013, tutti speravamo in un 2014 migliore. Invece i dati elaborati dal nostro centro studi nazionale segnalano ancora perdurante la difficoltà del settore – commenta il presidente Bazzi – Le chiusure continuano e si registra ancora una diminuzione delle nuove aperture rispetto al 2013. Lecco ed il suo territorio si sono sempre distinte per l’elevato tasso di imprenditorialità, ma adesso sembra prevalere un diffuso clima di sfiducia causato dalla stretta del credito e da un mercato che sta cannibalizzando le imprese più piccole schiacciate da oneri troppo alti e una domanda interna ancora debole. Si aggiunga anche la perdita di regole di mercato provocate dal succedersi degli interventi del legislatore sul fronte delle liberalizzazioni che ha provocato disparità sul mercato tra grandi e piccoli. Lecco ha grandi potenzialità turistiche e commerciali che in questi anni non sono state sfruttate appieno: il Distretto del Commercio non ha prodotto quel salto di qualità atteso nelle relazioni tra pubblico e privato che era ed è necessario per affrontare la crisi. Ci auguriamo invece che la realizzazione dei sei progetti coofinanziati da Comune di Lecco (purtroppo anche attraverso la tassa di soggiorno) e Regione Lombardia in vista di Expo 2015 siano il volano per il duraturo decollo del turismo nel nostro territorio”.