
LECCO – Dopo 56 anni di direzione del Coro Grigna, il Maestro Giuseppe Scaioli, 80 anni, ha deciso di passare la bacchetta all’allievo Riccardo Invernizzi.
Una scelta “pensata e ragionata” come ha voluto sottolineare il Maestro Scaioli “per consentire al Coro Grigna di proseguire il suo cammino con continuità. Riccardo, già direttore del coro Vous de la Val Grande di Ballabio, è cresciuto con noi e ben conosce la filosofia che sottende al nostro sodalizio”.
Sodalizio che nacque il 6 dicembre del 1958, su iniziativa dello stesso Scaioli insieme al fratello Franco e ad altri tre amici: Adriano Arrigoni, Antonio Resinelli e Antonio Valsecchi e che oggi trova sede in via Ramello a Laorca, dopo aver lasciato la vecchia sede di via Baruffaldi (Foppetta), prima ancora la sede di Via Berni, quella dell’Oratorio San Giuseppe e primissima sede, l’abitazione del Maestro Scaioli.
Una passione quella per la musica e per il canto che Scaioli coltiva sin da giovane e che lo vede affiancare al lavoro (operaio prima, capo operaio poi, per concludere alle dipendenze della Banca Popolare di Lecco) gli studi al Conservatorio. “Non ho mai scelto la professione – spiega Scaioli – ma ho studiato molto in Conservatorio, perchè ritengo che lo studio e la preparazione siano fondamentali per calarsi nelle viscere del musica e del canto al fine di capirli ed apprezzarli al meglio. Per un coro è importante interpretare bene quello che sta facendo, è fondamentale proporlo bene per infondere bellezza ed emozioni, per questo serve molto studio e molta applicazione”.

E così, dopo 56 anni di direzione Scaioli ha deciso “accostare” e lasciate strada ai giovani: “Siamo arrivati al 2014 e credo che nessuno di noi, all’inizio, aveva pensato di riuscire ad arrivare fino a qui, ma ora ci siamo e il coro deve andare avanti. Io ho 80 anni, fortunatamente sono ancora in forma sia fisicamente che mentalmente, continuerò a supportare il Coro, ma la direzione è giusto che venga affidata a un giovane per il bene del nostro gruppo. Io resto a disposizione e se Invernizzi lo riterrà opportuno sarò ben lieto di dargli qualche indicazione”.
Una storia lunghissima quella del Coro che oggi vanta 27 coristi tra i quali qualche giovane leva “anche se – spiega Scaioli – non è facile trovare linfa nuova, tuttavia non è una difficoltà che riguarda solo i giovani, perchè lo stesso problema l’abbiamo nel coro dell’Università degli Anziani che dirigo, dove il reclutamento di nuovi coristi non è così semplice”.
Tornando al Coro Grigna Scaioli nel passaggio di consegne si è premurato, in accordo con tutto il Coro, che il nuovo Direttore s’impegni a mantenere e preservare due aspetti distintivi “fondamentali” del Coro Grgina: “L’impronta che sin dall’inizio è stata data al Coro e la sua identità laorchese – spiega Scaioli – Il Coro è nato a Laorca e questo non dovrà mai essere dimenticato”.
In questi 56 anni il Coro Grigna, divenuto nel ’67 Coro dell’Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Lecco, ha saputo farsi apprezzare in Italia e in giro per il Mondo. Difficile per il Maestro Scaioli, indicare tre momenti salienti: “Ce ne sono stati così tanti che sono in difficoltà, ma credo che valga la pena ricordare il drammatico momento del terremoto del Friuli quando andammo a dare una mano ai terremotati e i due concerti davanti a due Papi: il primo davanti a Giovanni Battista Montini Papa Paolo VI e il secondo alla prima udienza di Carol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II” .

Sfogliando a ritroso l’album dei ricordi si arriva agli albori, quando ci fu la prima uscita: “Ricordo ancora che andammo ai Piani Resinelli in occasione di una gara di corsa in montagna organizzata dall’Uge il gruppo sportivo di San Giovanni e la sera invece tornammo a Laorca per una serata con Carlo Mauri. Iniziammo da lì… ai piedi della Grignetta”.
E proprio ai Piani Resinelli domenica scorsa, come da tradizione, in occasione della prima domenica di ottobre, il Coro Grigna si è recato alla chiesetta del Sacro Cuore per celebrare una messa in suffragio di tutte le persone decedute in montagna.
“Credo che il Coro sia bene instradato -prosegue Scaioli – in più di mezzo secolo di vita abbiamo fatto un buon percorso, sempre spinti da buone motivazioni ed è questo, credo, uno dei nostri segreti. Capita qualche volta di sentirsi dire da qualcuno: ‘Che guadagno avete?’ Non c’è guadagno, ma solamente il fatto di fare qualcosa per qualcosa: per la musica, per il canto, per la gente, basta per essere appagati di tutto. E quei giovani che si avvicinano al Coro, sono quelli che apprezzano questa filosofia, che li fa emozionare e commuovere di fronte all’espressione dell’anima pura che si traduce in canto”.
Prima di salutarci, Scaioli conclude: “Se siamo riusciti a fare tutto questo è perchè sul mio cammino ho trovato tante persone valide e generose e soprattutto ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha sempre supportato e che devo ringraziare prima di tutti”.
(Coro Grigna Facebook: https://www.facebook.com/groups/52160177342/)

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