Per ottenere il permesso di soggiorno, uno straniero deve districarsi all’interno di un livello base della lingua italiana. Per questo nella nostra provincia oltre all’ufficio scolastico si sono attivate con corsi per adulti molte associazioni e parrocchie. Si tratta a volte di offerte didattiche di buon livello. Ed è proprio per dare standard identici per tutti che è stato creato un nucleo formato da operatori ed esperti che stenderanno delle regole e delle indicazioni valide per tutti i soggetti attivi sul campo dell’insegnamento della nostra lingua.
D’altra parte i numeri parlano chiaro: quest’anno, in ambito provinciale, sono complessivamente 581 gli stranieri che si sono iscritti al test di conoscenza della lingua italiana, di questi 442 hanno superato la prova. Le sessioni si tengono una volta ogni due mesi e la prossima si svolgerà venerdì 28 ottobre.
In simile contesto di bisogno formativo degli immigrati in termini di competenze linguistiche è stato siglato un protocollo tra il prefetto di Lecco Marco Valentini, il presidente della Provincia Daniele Nava ed il dirigente reggente dell’Ufficio scolastico territoriale di Lecco, Giuseppe Petralia.
Il documento prevede che con il raccordo della prefettura, l’ufficio scolastico territoriale s’ impegni ad implementare l’attività già svolta dalle istituzioni scolastiche nel campo dell’istruzione e della formazione di immigrati giovani ed adulti, con un occhio anche sulle iniziative del privato sociale, mentre l’Osservatorio provinciale sull’immigrazione, operante in Provincia, provvederà a implementare le banche dati riguardanti i corsi di lingua italiana, rileverà i bisogni formativi degli immigrati e assicurerà la massima diffusione, tra la popolazione straniera, delle informazioni riguardanti la certificazione linguistica, necessaria per il rilascio della carta di soggiorno. L’azione di comunicazione verrà veicolata soprattutto attraverso i Comuni.