LECCO – Massiccia partecipazione quella delle imprese alla manifestazione di protesta indetta da R.ETE. Imprese Italia per il prossimo 18 febbraio a Roma, con un numero di aderenti che, come illustrato stamattina presso la Confartigianato di Lecco dal Presidente Daniele Riva, supera di gran lunga le aspettative iniziali: 300 circa le presenze accertate per la città di Lecco, di cui 110 per Confartigianato, 40 per Confcommercio e le rimanenti per Confesercenti, Casartigiani e CNA.
Un numero sicuramente positivo vista e considerata la non abitudine degli imprenditori lecchesi a scendere in piazza. Anche dalla Regione Lombardia sono arrivati segnali più che incoraggianti, con 1500 presenze registrate per Confartigianato e 3500 per Confcommercio (per un totale di 5000 imprese che martedì si recheranno a Roma).
Nella capitale sono attese oltre 70 mila presenze (intendiamo di imprese), un dato che va ben oltre le 20-25 mila a cui gli organizzatori speravano di arrivare: più che palese dunque una forte volontà partecipativa, come hanno sottolineato i presidenti di Confartigianato Daniele Riva e di Confcommercio Giuseppe Ciresa, segnale che la situazione è oramai degenerata e che le imprese, stremate, necessitano di risposte concrete ed interventi in tempi brevi.
Il peso delle piccole medie imprese sull’economia Italiana è innegabile: stando ai dati di ISTAT stimati da R.ETE Imprese Italia, 4 milioni le micro, piccole, medie imprese del nostro Paese presenti nei settori di commercio, turismo, servizi di mercato, imprese del manifatturiero e delle costruzioni, 14 milioni i loro addetti di cui 9 milioni lavoratori dipendenti. Nella tabella di seguito è possibile leggere i dati relativi all’incidenza di queste imprese sul tessuto produttivo:
IMPRESE (numero) |
OCCUPATI (numero) |
DIPENDENTI (numero) |
VALORE AGGIUNTO (numero) |
|
TOTALE
Italia(mgl) |
4.383,5 |
24.227,4 |
17.416,7 |
1.368.574,1 |
Incidenza(%) |
94% |
58.8% |
51.6% |
62.1% |
Non poteva essere scelto slogan più corretto per l’iniziativa, “Senza impresa non c’è l’Italia, riprendiamoci il futuro”
“Il tessuto produttivo delle piccole medie imprese è forza trainante del sistema economico Italiano: sono anni che ripetiamo le stesse cose, i problemi non sono cambiati e anzi sono peggiorati. Speriamo che con questa massiccia presenza in Piazza a Roma i governanti ci diano finalmente un po’ di spazio: non ce la facciamo più.” Questo il commento di Daniele Riva che ha poi aggiunto, insieme al collega Giuseppe Ciresa “mi piace definire la mobilitazione di martedì prossimo una protesta/proposta: alla fine della manifestazione una delegazione di R.ETE imprese Italia si recherà a Palazzo Chigi per incontrare il Presidente del Consiglio, chiunque esso sia, per discutere moderatamente ma con decisione le ragioni che hanno riunito oltre 70 mila imprenditori italiani in Piazza e fare le nostre proposte.”
Proposte che toccano essenzialmente la necessità di riformare gli assetti istituzionali (dialogo rappresentanza delle imprese-lavoratori, nuova legge elettorale, riforma del V titolo della Costituzione), la riforma fiscale, il credito alle imprese, il ritorno alla legalità, la riduzione dei costi energetici per le PMI.
“È ora che la politica passi ai fatti – ha concluso Alberto Riva, direttore della Confcommercio di Lecco – e metta le imprese al centro: così facendo si otterrà la sopravvivenza dell’impresa stessa e la creazione di nuovi posti di lavoro.” Solo pochi anni fa, è stato ricordato, la città di Lecco si giocava con Bolzano il 1°-2° posto per la città con minor numero di disoccupati (si aggirava allora intorno al 2%). Oggi la disoccupazione lecchese arriva all’8.4%, un dato definito allarmante. “L’esercito” di imprenditori lecchesi che si recherà a Roma il prossimo martedì costituisce allora un importante tassello all’interno della mobilitazione generale: il tempo dell’attesa sembra essere finito e l’Italia non può (né deve) rincorrere l’Europa.