“E’ la killer dei gattini”, 41enne lecchese denunciata dall’Enpa

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LECCO – “Attenzione è in cerca di nuove vittime, non affidatele gatti o altri animali”. L’allarme lo lancia l’Enpa, la protezione animali che ha denunciato una donna di 41 anni, residente a Lecco, ritenuta dall’ente la ‘killer’ di alcuni gatti dati in adozione.

“Una gatta, Stella, l’hanno trovata morta per ipotermia, accucciata sul divano vicino alla sua proprietaria che dormiva. Un’altra, Stellina, è deceduta in seguito a una rottura epatica, causata – si ipotizza – dalle percosse – scrive l’Enpa in un comunicato – Di un altro gatto si sono perse le tracce, mentre un quarto, ribattezzato Salvo è stato soccorso in extremis e sequestrato poco prima che potesse subire la sorte degli altri tre”.

“Benché le indagini siano ancora in corso il quadro indiziario sembra puntare in una direzione precisa: in alta Lombardia, tra le province di Bergamo e Lecco sarebbe in azione una vera serial killer di felini. I sospetti convergono su A.T., 41enne originaria di Milano ma residente a Lecco”.

La stessa donna è stata denunciata dall’ente nazionale per uccisione e maltrattamento di animali (articoli 544 bis e ter del codice penale), e per questo indagata dalla Procura di Lecco.

“L’ipotesi di una morte violenta dei felini, riconducibile cioè a cause non naturali, è confermata anche dai veterinari che hanno esaminato il corpo dei poveri animali” spiegano dall’Enpa.

In almeno sei casi (quelli noti, ma Enpa sospetta ve ne siano molti di più) “la donna – si legge nella denunce presentate dall’Ente Nazionale Protezione Animali – ha preso in affidamento (da persone assolutamente ignare e in buona fede, persino da un veterinario) cuccioli di gatto con età compresa tra due e quattro mesi e li avrebbe sottoposti a terribili vessazioni. Due (Stella e Stellina ) sono sicuramente morti – il decesso di Stellina è compatibile con un congelamento nel freezer – il terzo è disperso, il quarto invece si è salvato grazie al sequestro preventivo deciso dal Gip del Tribunale di Lecco ed è stato affidato, dopo un periodo di cura in una clinica veterinaria all’Enpa di Bergamo”.

“A rendere la situazione ancora più allarmante è il fatto che la 41enne, nonostante sia sotto indagine e nonostante sia stata destinataria di un provvedimento di sequestro preventivo, continuerebbe anche in queste ore a farsi affidare dei cuccioli di gatto – spiegano gli animalisti – Nelle ultime settimane, infatti, l’indagata è stato oggetto di altri due sequestri, l’ultimo dei quali è andato in porto ieri sera. Gli investigatori sono così riusciti a mettere in sicurezza altri tre gatti: prima Kimi (con presunto sfondamento dello sterno) e Sebastian affidati all’Enpa di Monza, poi il 20 agosto Lucky, preso in carico dall’Enpa di Merate”.

“Anche in considerazione della reiterazione di questi comportamenti – spiega Mirella Bridda, consigliera nazionale di Enpa e nonché presidente della Sezione bergamasca dell’associazione – chiedo a tutti di usare la massima cautela e attenzione: la 41enne è in cerca di nuove vittime, non affidatele per nessun motivo gatti o altri animali”.

Proprio in virtù della reiterazione di questi comportamenti, Enpa chiesto al Comune di residenza dell’indagata di emanare un’ordinanza restrittiva.