Gilardoni raggi X. Il sindaco: “La proprietà non rifiuti il confronto”

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MANDELLO – In febbraio i lavoratori della storica azienda mandellese erano scesi in sciopero e avevano attuato un presidio in piazza Leonardo da Vinci, davanti al municipio, per denunciare quella che loro stessi, unitamente alle forze sindacali, avevano definito “una situazione non più sostenibile”.

Un'immagine del presidio dei lavoratori della "Gilardoni raggi X" lo scorso febbraio a Mandello.
Un’immagine del presidio dei lavoratori della “Gilardoni raggi X” lo scorso febbraio a Mandello.

A giudizio dei lavoratori della Gilardoni raggi X si era in presenza di una mancanza di strategia aziendale, di una riduzione del fatturato e della progressiva paralisi della produzione, unite a ruoli dirigenziali non coperti, alla carenza di personale in determinati uffici e al rischio perdita del portafoglio clienti.

Nei giorni successivi la direzione dell’azienda, in attività fin dal 1947, aveva diffuso un proprio comunicato in cui si respingevano quelli che venivano definiti “inspiegabili attacchi, informazioni non veritiere e screditanti su una presunta situazione di sofferenza”.

“Nella realtà dei fatti – si leggeva nella nota della direzione – l’azienda riafferma che non sussistono le problematiche denunciate, anzi è in atto un processo di sviluppo che prevede anche nuove assunzioni”.

Il sindaco, Riccardo Fasoli.
Il sindaco, Riccardo Fasoli.

Ora sul “caso Gilardoni raggi X” interviene in prima persona il sindaco, Riccardo Fasoli, che già in occasione del presidio di febbraio aveva incontrato una delegazione sindacale e annunciato l’immediata richiesta alla proprietà di un incontro, peraltro mai convocato.

Da qui la nuova richiesta inoltrata ora dal primo cittadino. “L’incontro richiesto – fa sapere il sindaco – mi è stato però prontamente negato”.

“Il caso – scrive in una nota Riccardo Fasoli – tuttavia non è chiuso. Credo sia giusto far sapere ai lavoratori che stiamo facendo di tutto per capire meglio il problema, che non è quello tipico di una crisi aziendale per mancanza di lavoro,  ma ben diverso. Credo che anche la proprietà abbia molto da guadagnare da un confronto aperto e diretto con il sottoscritto”.

Il sindaco aggiunge: “Il non concedere udienza è sintomatico di una situazione tutt’altro che rosea. Per il valore occupazionale dell’azienda non posso restare a guardare. Alla proprietà rivolgo ancora, anche pubblicamente, un invito al confronto e ai lavoratori chiedo di segnalare alle autorità competenti tutto ciò  che ritenessero lesivo dei loro diritti”.

Quindi un’ultima considerazione: “Spero che l’obiettivo di tutti, fuori e soprattutto dentro l’azienda, sia dare un lungo e sostenibile futuro alla “Gilardoni Spa”: il mio è certamente questo”.