LECCO – Un porto alle Caviate, interventi alla viabilità, parcheggi e riqualificazione di alcune vie e zone della città: la Confcommercio avanza le sue richieste indirizzate alla nuova amministrazione comunale che governerà la città dal prossimo anno, dopo l’elezione del nuovo sindaco.

“Non aspettiamo che siano i candidati o i partiti a presentarci il loro programma al quale dare o meno il nostro appoggio. Abbiamo voluto anticipare i tempi e non prestarci alla solita liturgia” ha spiegato Angelo Belgeri, membro della giunta di Confcommercio e presidente del CAT.
E’ nato così “Manifesto per Lecco” che raccoglie le proposte dei commercianti lecchesi per migliorare il capoluogo perché “la tutela e il sostegno delle attività commerciali, turistiche e dei servizi va a beneficio di tutta la società, creando un circolo virtuoso che accresce il benessere di tutti coloro che in città abitano e lavorano” come sottolineato dal presidente provinciale dell’associazione, Peppino Ciresa.

Infrastrutture che attirino visitatori e una viabilità che consenta loro di muoversi comodamente in città , oltre che trovare parcheggio senza troppe difficoltà, sono per i commercianti le questioni principali da tenere presente per spingere Lecco verso una dimensione più turistica: da un lato la realizzazione del porto e di un lido nel golfo di Lecco, attrezzato anche per gli appassionati degli sport d’acqua, dall’altro l’apertura del parcheggio di Piazza Affari, la realizzazione del parcheggio del Serpentino di quello di via Nullo, per sopperire al bisogno di posti auto, e il lungo lago più moderno sempre aperto al traffico se non in caso di importanti manifestazioni.
“Non si può pensare di costruire il porto e poi lasciare i visitatori allo sbando, i parcheggi sono fondamentali e il lungo lago non può essere chiuso ogni qualvolta ci sia un evento richiesto da un’associazione – ha sottolineato il direttore Alberto Riva – Gli interventi che chiediamo non hanno valenza singola ma c’è un filo conduttore unico che li lega”.

Lo stesso filo al quale è collegata la richiesta di trasformare l’entrata in Statale 36 del rione di Santo Stefano in un’uscita per consentire una seconda possibilità di ingresso in città a chi arriva da Sondrio, così come la realizzazione della rotonda a raso in via De Gasperi e il ripristino della svolta a sinistra al semaforo di Piazza Cermenati per chi arriva dal lungolago. I commercianti attendono ancora che si risolva la situazione relativa alla ciclabile tra Lecco e Abbadia e chiedono anche il ripristino del doppio senso di marcia sul Ponte Vecchio visto che l’attuale senso unico in uscita sta scontentando gli esercenti di via Azzone Visconti.
Dal punto di vista della progettualità, la Confcommercio chiede la riduzione delle tasse locali, l’incentivazione delle politiche a chilometro zero, la partecipazione a bandi per portare risorse sul territorio e la riqualificazione di alcune zone della città come quella della “Piccola”, sede del mercato cittadino, ma anche di via Porta, collegamento tra la zona della meridiana e il centro città, oggi in una situazione giudicata degradata dai commercianti.

C’è poi, per la Confcommercio, la necessità di una maggiore sicurezza urbana e di coordinazione degli eventi in città anche con la nascita di una pro-loco lecchese.
“La città deve capire quale identità vuole darsi e tutti assieme dobbiamo remare nella stessa direzione – ha commentato il presidente Ciresa – io credo vivamente che se facciamo rete tra operatori e istituzioni possiamo fare tanto per la città”.
Un concetto ribadito anche da Alberto Negrini, presidente dei commercianti del centro: “Lecco è stata una città industriale, oggi l’industria ha ancora il suo peso ma le cose sono cambiate e il futuro di Lecco può essere turistico ma tutto è ancora da costruire. Inutili le parole, sono le cose fatte che generano una vocazione e anche gli imprenditori del turismo arriveranno quando troveranno le condizioni adatte per investire nella nostra città”.

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