
VALMADRERA – “Il progetto di un singolo, se resta solo, rimane un sogno.. se condiviso può invece realizzarsi” e gli occhi di don Agostino hanno visto concretizzarsi tante idee, troppo belle per diventare realtà.
Eppure la sua Cascina Don Guanella, la comunità per giovani in difficoltà, è una realtà concreta dal 2014 e allo stesso tempo una fabbrica di sogni che continuano a prendere forma: l’ultimo sono i laboratori con i quali i ragazzi del centro potranno lavorare i prodotti della terra, il miele, il latte per fare formaggi, il pane e le marmellate con la frutta. Qui troverà spazio anche il birrificio già avviato, insieme alla produzione di vino e il confezionamento dell’olio, la lavorazione della carne.

Un sogno che si realizzerà grazie al contributo importante di Fondazione Vodafone Italia che stanzierà 400 mila euro sul totale di 1 milione di investimento. E’ stato Alex Zanardi, pilota storico amico di Casa Don Guanella, a mettere in contatto il centro gestito da don Agostino con la fondazione. “Alex è un’esempio importante di come si può rinascere da una situazione di difficoltà e crearsi di nuovo un futuro – ha sottolineato il sacerdote – e la sua amicizia ci ha aperto le porte verso Fondazione Vodafone”.
Le risorse che stanzierà quest’ultima non sono indifferenti, nemmeno per la stessa fondazione, segno di quanto lo stesso ente creda nel progetto di Cascina Don Guanella.

“Ci sono tante realtà simili a questa, ma qui abbiamo trovato qualcosa di straordinario – ha spiegato Maria Cristina Ferradini, referente della fondazione – non sarebbe stato semplice però trasmettere questa convinzione al nostro presidente e giustificare un simile investimento. Abbiamo voluto che se ne rendesse conto di persona”.
E così’, Enrico Resmini, numero uno della fondazione, ha raggiunto Valmadrera ed incontrato Don Agostino che gli ha mostrato i frutti del lavoro di una comunità che combatte il disagio nei ragazzi e l’emarginazione con l’agricoltura sociale, l’attività in cascina, nelle stalle e negli orti, con la fatica quotidiana ripagata dalla bellezza della natura e dell’apprendimento di conoscenze e mestieri.

“Incarna in pieno lo spirito di Don Guanella, il quale insegnava che nel fare si realizza la nostra vocazione. Qui i ragazzi qui imparano qualcosa che si porteranno con loro per tutta la vita” ha continuato Maria Cristina Ferradini che martedì mattina ha voluto essere presente, con la collega Chiara Bondioni, alla posa della prima pietra dei laboratori insieme al sindaco di Valmadrera, il prefetto Liliana Baccari e Vico Valassi, da sempre vicino a don Agostino e alla sua comunità.

“L’area dove oggi esiste Cascina Don Guanella – piazza Rosé, nella parte alta del paese – poteva diventare una zona residenziale, invece è oggi una realtà sociale attenta alle persone più deboli, grazie a don Agostino che sa trasformare l’impossibile in possibile” ha sottolineato il primo cittadino Donatella Crippa. Un luogo “meraviglioso e un mirabile esempio per tutti – ha commentato il prefetto – ci sono tanti modi per fare il proprio dovere, in pochi vanno oltre questo limite, Don Agostino invece supera l’ordinarietà”.
“E pensare che cercavamo solo un orto per i nostri ragazzi – ha sorriso lui, don Agostino – la provvidenza ci ha invece condotto su sentieri che non pensavamo di camminare”.


ALCUNE IMMAGINI DA CASCINA DON GUANELLA

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