Il centro islamico: “Serve un segnale forte ai fedeli. L’Isis è Satana”

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Moez Samti - responsabile del Centro Islamico
Moez Samti – responsabile del Centro Islamico

LECCO – “Sicuramente internet , dove è possibile intercettare qualsiasi tipo di materiale e senza troppi controlli, ha le sue colpe ma è necessario che i centri di preghiera e gli imam diano un segnale chiaro ai propri fedeli, un messaggio di rifiuto della violenza e del terrorismo”.

A parlare è Moez Samti, responsabile del centro islamico di Chiuso che, in seguito agli attentati di Parigi, aveva definiti gli uomini dell’Isis come “cani dell’inferno” e che interviene nuovamente dopo la notizia dell’indagine sui presunti jihadisti fermati nel capoluogo manzoniano.

“Leggiamo che marito e moglie arrestati a Lecco hanno origine marocchina, il nostro centro non è più frequentato dalla comunità marocchina che si ritrova in un altro luogo di preghiera in città. Questa disgregazione è un problema – afferma Samti – fino a pochi anni fa il nostro centro era l’unico nel capoluogo e tutti i musulmani si trovavano da noi per pregare. Oggi invece esistono più luoghi, meno controllabili. Il nostro centro è invece trasparente, aperto a tutti”.

Per Samti, il terrorismo trova spazio in “un vuoto che va riempito, dipende come. Per questo insistiamo molto sui nostri giovani e lavoriamo su di loro facendo conoscere il vero significato della religione, che è l’amore verso il prossimo. Il messaggio ai musulmani deve essere forte, per allontanarli dal male: quelli dell’Isis non sono nostri fratelli ma satanisti e assassini”.