NAPOLI – Si è aperta questa mattina un’importante iniziativa organizzata Amministrazione comunale partenopea in collaborazione con il Gruppo Maggioli: la prima mostra-convegno Napoli Secur City, un meeting di tre giorni incentrato sul tema della tutela della legalità, dedicato alle forze dell’ordine e a tutti i soggetti istituzionali che operano per rendere le città più sicure per i propri cittadini.
Due gli obiettivi primari della mostra: il primo è creare un nuovo momento di incontro e di confronto, che consenta agli operatori, e anche alle aziende del settore, di fare il punto sulle problematiche d’attualità, sulle nuove modalità operative di prevenzione, di controllo e di intervento, sulle dotazioni e le tecnologie oggi all’avanguardia; il secondo obbiettivo, invece, è quello di offrire agli addetti ai lavori un fattivo contributo in termini di formazione e di aggiornamento professionale.
Ciò che verrà maggiormente rimarcato, nell’appuntamento di Napoli, è il ruolo della Polizia Locale come “avanguardia” della sicurezza e della legalità in città; per questo si approfondiranno e si dibatterà dei vari ambiti in cui è impiegata la polizia cittadina (il controllo dei veicoli e la prevenzione/repressione dei furti e del loro riciclaggio, i nuovi compiti nel contrasto all’evasione fiscale, la lotta all’abusivismo edilizio e commerciale).
A questo importante evento è stato invitato il Comandante della Polizia Locale di Lecco, Franco Morizio, che discuterà insieme al Generale dei carabinieri, ed ex Comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano, delle tecniche operative di primo intervento sulla scena del crimine.
Il Comando di Lecco si è infatti distinto egregiamente su questo fronte: “Su 8 casi di pirateria stradale, avvenuti negli ultimi due anni, siamo riusciti per ben 7 volte a risalire ai responsabili – ha spiegato il comandante Morizio – questo perché la Polizia Locale è spesso la prima ad intervenire sul posto in caso di incidenti stradali o atti violenti come la pirateria, ed è quindi importante che gli agenti siano in grado di preservare l’area da eventuali contaminazioni, che potrebbero compromettere i rilievi della polizia scientifica. In questi casi, assumono un rilievo fondamentale le indagini tradizionali: la raccolta delle testimonianze, il controllo delle immagini delle telecamere, i riscontri sul luogo dell’accaduto; il risultato di questo lavoro deve fornire più elementi possibili a quello che sarà poi lo studio scientifico del caso”.
“E’ necessario che l’agente di primo intervento, ovvero colui che per primo è chiamato sul luogo del reato, sia adeguatamente preparato ad affrontare tale situazione – ha ribadito il generale Luciano Garofano – l’impiego di un agente non adeguatamente formato può comportare una scena del crimine non protetta e una documentazione scarna. Le stesse dichiarazioni dei presenti, se racimolate nell’immediato, hanno un valore senz’altro più genuino, piuttosto che raccolte tempo dopo. Il meeting di Napoli diventa quindi un’importante occasione per ribadire un bisogno di formazione, che nel nostro Paese è fortemente carente”-
Il generale, oggi presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi, ha lodato l’operato della Polizia Locale lecchese: “Credo che a Lecco sia stato fatto un buon lavoro con il comandante Morizio, che ho avuto modo di conoscere già durante il suo operato nella Polizia Giudiziaria di Bergamo. Da subito ha capito l’importanza della prova scientifica e della cura della scena del crimine. Sono convinto che i risultati ottenuti non siano casuali, bensì frutto dell’impegno e di fondamentali accorgimenti”.
Foto: Luciano Garofano, Gazzetta di Parma