Il Comune rivuole la Piccola: si va verso lo scambio con RFI

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L'area della Piccola,oggi sede del mercato

 

L'area della Piccola,oggi sede del mercato
L’area della Piccola,oggi sede del mercato

 

LECCO – Una vicenda aperta da oltre 30 anni che l’amministrazione Brivio è determinata a chiudere in tempi brevi: si tratta dell’acquisizione da parte del Comune dell’ex Piccola Velocità, oggi sede del mercato cittadino, tuttora nella proprietà delle ferrovie.

La questione risale al 1985, anno dell’accordo tra Palazzo Bovara e le Ferrovie dello Stato che concedeva al primo l’utilizzo dell’area in centro città e al gruppo ferroviario quella dello scalo di Maggianico, nella zona del Bione. Un accordo che avrebbe dovuto concludersi con la permuta dei due spazi, cosa mai avvenuta e per questo già nell’estate del 2014 da Lecco è partita una diffida diretta all’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, affinché si desse esecuzione all’accordo.

Una cosa oggi più complicata che in passato: attualmente la proprietà dell’ex Piccola è suddivisa tra RFI e FS Logistica, entrambe società nate dal gruppo delle ferrovie, mentre l’unico utilizzatore dell’area di Maggianico è Rfi; servirà quindi un’intesa complessiva per giungere ad una soluzione. “La diffida ha avuto il risultato di far sedere tutti allo stesso tavolo, grazie anche all’intervento prima del ministro Castelli poi del ministro Delrio e del sottosegretario Decaro – spiega il sindaco Virginio Brivio – Rfi in passato ha proposto di attuare due operazioni distinte, l ’acquisizione finanziaria da parte loro dello scalo al Bione e con il corrispettivo versato dalle ferrovie il Comune avrebbe poi rilevato la proprietà della Piccola, le cifre però non collimavano”.

 

L'area dello scalo di Maggianico, nella zona del Bione
L’area dello scalo di Maggianico, nella zona del Bione

 

Si parla di una differenza di circa 2 milioni di euro tra le due aree, quella del Bione sarebbe valutata intorno ai 5 milioni di euro, l’ex Piccola Velocità circa 7,5 milioni di euro, una cifra più importante per la sua collocazione centrale in città.

“Rfi sta però beneficiando degli spazi dello scalo per attività economiche, al contrario l’area della Piccola è ad uso esclusivamente pubblico, è corretto quindi che venga riconosciuto un indennizzo al Comune – prosegue il sindaco – negli ultimi mesi si sta tentando di tornare ad uno scambio delle due aree e chi ha beneficiato maggiormente, Rfi, contribuirà a pagare la differenza, mentre il Comune riconoscerà i benefici per l’utilizzo dell’area della Piccola e del vecchio stabile utilizzato come deposito. Siamo fase in cui l’operazione dovrà essere tradotta in cifre e perizie per giungere ad un accordo tra tutti e quattro gli enti che andrà a chiudere una situazione che si protrae da 31 anni”.