Il rifugio Paradiso: sogno effimero del rancese Giuseppe Villa

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LECCO – Il rifugio Paradiso… sogno effimero, durato lo spazio di poche ore. L’ombra di un bersò, un bicchiere tra le mani e la città piccola piccola tutta ai tuoi piedi.

L’idea di Giuseppe Villa: organizzare una mostra-evento all’interno della PrimaVera Festa di Rancio. “E’ arrivata tantissima gente, abbiamo finito tutte le scorte”.

Il creativo lecchese ha scelto una location insolita per il suo progetto, un po’ fuori dal nucleo centrale della festa, una scommessa. Ha scelto una vecchia casa in località Paradiso che, per un giorno, ha trasformato in un vero e proprio rifugio. Ancora una volta, però, ha avuto ragione: “E’ passato un numero pazzesco di gente. Nonostante per raggiungere la mostra si dovesse affrontare una passeggiata in salita (il nome dell’evento era appunto ‘Siamo nati in salita’, ndr) circa 800 persone non si sono fatte intimorire, dai bambini ai più anziani”.

Una volta arrivati a tutti è stato dato un adesivo con la scritta “Sono nato in salita!”: “Una sorta di premio. Ho stampato 600 adesivi e intorno alle 16 erano già finiti. E’ stata una bella faticaccia, ma quello che mi ha reso più felice sono stati i commenti soddisfatti di coloro che hanno visitato la mostra. Un grazie, doveroso, a tutte le persone che mi hanno aiutato nell’allestimento e durante tutta la giornata”.

La mostra da un lato presentava il mondo dell’arrampicata attraverso le bellissime fotografie di Tommaso Garota, dall’altro ripercorreva la storia del Gruppo Escursionisti Rancesi (Ger): “Le gente si è divertita a riconoscere e riconoscersi nelle vecchie foto. Evidentemente la parte riservata al Ger è quella che ha toccato maggiormente le corde delle emozioni, i visitatori si sono lasciati trascinare dai ricordi. E’ stato bello perché il ‘rifugio Paradiso’, per qualche ora, ha permesso a tante persone di rivedersi e ritrovarsi e non soltanto in fotografia”.

La ricostruzione del rifugio è stata talmente bella che c’è stato qualcuno che ha chiesto a Giuseppe Villa se fosse aperto anche in settimana: “Il senso della giornata è stato quello di una condivisione. Ai visitatori abbiamo offerto un bicchiere d’acqua, un caffé oppure una fetta di torta e verso mezzogiorno abbiamo ‘improvvisato’ una polenta con una fetta di salame”.

La bellissima giornata e il panorama eccezionale hanno fatto il resto: “E’ stata un po’ una scommessa e sono molto soddisfatto di come è andata. E sono molto contento del successo che ha avuto la PrimaVera Festa”.

L’Officina di Giuseppe Villa non si ferma: “Sto già lavorando ad altri progetti. In particolare, grazie alla collaborazione del comune di Morterone, a luglio presenterò un calendario dedicato al piccolo paese ai piedi del Resegone. Verrà presentato domenica 22 luglio assieme a una mostra con i 12 scatti scelti per il calendario. Anche in questo caso sarà un bel viaggio tra i ricordi”.