“Se ho una grossa cifra da parte, è meglio se la metto in cassaforte oppure in banca? Perché in caso di default lo Stato mi risarcirebbe solo di 100mila euro” è stata una domanda posta da un bambino ai due esperti che hanno presentato due lezioni sul risparmio alla scuola all’istituto Maria Ausiliatrice, nell’ambito dell’87^ Giornata Mondiale del Risparmio. Altri interventi hanno riguardato ambiti più vicini a loro: “Sto risparmiando per comprarmi la Play Station 3” ha raccontato un alunno, mentre un’altra ha riferito che: “Appena ho qualche soldo non vedo l’oro di spenderli per comprarmi qualcosa”. C’è anche chi ha chiesto consigli per come vincere la tentazione della pubblicità. Altri sono dei piccoli prestasoldi: “Mia mamma – dice un bambino – mi ha chiesto cinque euro il 24 luglio dello scorso anno e non me li ha ancora ridati”
A incontrare na quarantina di bambini delle due classi di quinta elementare nella scuola privata di Olate sono stati due operatori della Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane che hanno spiegato ai bambini come serbare le mance e le paghette settimanali che vengono date loro da genitori e nonni, per spenderli nella maniera più oculata e responsabile, ma anche come funziona il sistema di risparmio in Italia.
Durante la lezione prima è stata illustrata una video presentazione sui depositi postali e bancari, il loro utilizzo e le funzioni, mentre nella seconda parte è stato lasciato spazio ai bambini che hanno potuto rivolgere le proprie domande.
Soddisfatte le insegnanti delle due classi, Gloria Frigerio della 5^A e Marica Gattinoni della 5^B: “I bambini hanno seguito la lezione molto interessati – affermano –. Noi avevamo già spiegato loro il valore del risparmio, poi qualcuno, grazie alla famiglia, ha delle conoscenze in più”.
“Al giorno d’oggi i piccoli sono già preparati su questi temi – spiega Giovanni Sciacca, specialista di risparmio investimento assicurativo della filiale lecchese di Poste Italiane, che ha tenuto la lezione ai bambini –. Nelle famiglie c’è sempre più coinvolgimento con i genitori”.
La specialista del comparto di filatelia della filiale lecchese di Poste Italiane Pasqualina Salvi, anch’essa relatrice per la giornata del risparmio si è fatta la sua idea: “Non è questo il caso – indica la donna –, ma potrebbe essere un sintomo del momento storico in cui stiamo vivendo. I genitori ne parlano molto a casa e i bambini recepiscono al meglio”. Piccoli sempre più informati sul momento, come testimoniano alcune domande poste ai due relatori su interessi bancari, utilizzo dei libretti postali, prestiti e default nazionali. “Se i bambini ne sono coinvolti è un bene – afferma Sciacca –. Il fatto che sappiano qualche nozione in più li può aiutare e può essere positivo per loro”. “I bambini hanno dimostrato di essere figli del XXI secolo – continua Squillaci –. Sono davvero formidabili e intuitivi, anche perché l’argomento trattato non è per nulla facile per loro”.