MANDELLO – Nuova “veste” e nuovi progetti per il Gruppo “Il torchio” di Somana, di fatto operativo da quattro anni e costituito da persone che hanno fin qui promosso e sostenuto, in modo magari informale ma assolutamente efficace e sempre con successo, una serie di attività presso la struttura della frazione mandellese, con gli stessi componenti dell’associazione attivi in prima persona e responsabili delle iniziative di volta in volta proposte.
Il sodalizio ha individuato nell’arco dell’anno tre momenti in cui prevedere altrettante iniziative. Così nel periodo di Natale all’allestimento del presepe di corteccia preparato dall’artista Luisa Rota Sperti per quanto riguarda i personaggi e da Emilio Brioli per l’ambientazione si affiancano mostre o laboratori, legati sempre alle ricorrenze di fine anno, che si protraggono fino all’Epifania. Proprio in concomitanza con la ricorrenza che per tradizione chiude il periodo delle festività natalizie viene poi programmato un evento con letture, momenti musicali, una merenda in compagnia e altro ancora.
In primavera viene invece organizzata una mostra destinata a coinvolgere artisti o artigiani e il cui filo conduttore è rappresentato, nella maggior parte dei casi, dai materiali utilizzati e presenti in natura (quest’anno a dominare la scena è stato il legno e in un prossimo futuro potrà essere la pietra).
Il terzo periodo è rappresentato dalla ricorrenza di Sant’Abbondio, che cade a fine agosto. In quella circostanza viene proposta una mostra-evento destinata a “far vivere” il torchio anche alle numerose persone solite raggiungere Somana proprio per la festa patronale della frazione. “L’idea di quest’anno – spiega Luisa Rota Sperti – è di proseguire con l’iniziativa “Artisti tra noi” e di coinvolgere persone di Mandello che in vari ambiti realizzano lavori significativi”.
Al di là di questi appuntamenti per così dire tradizionali proprio perché inseriti in un contesto ben definito, il Gruppo “Il torchio” sta pensando di dare spazio a letture di poesie scritte e recitate da mandellesi che hanno già partecipato a eventi simili.
Nei periodi in cui non vengono proposte iniziative particolari, inoltre, presso la stessa sala di Somana è allestita una raccolta di oggetti e materiali della tradizione locale ispirati al tema riassunto nella denominazione “La cucina ai tempi del camino”.
“Il materiale – osserva sempre Luisa Rota Sperti – è stato collocato al torchio grazie alla donazione di numerose persone di Somana che si sono appassionate alla raccolta di simili oggetti e che volentieri hanno voluto donarli al gruppo, certi che ne sarebbe stato fatto un utilizzo intelligente”. “Tale raccolta – aggiunge – è tuttora in corso e al riguardo abbiamo anche segnalato il materiale che stiamo cercando, così da poter completare l’immagine della cucina dei tempi passati”.
L’allestimento della sala come appare oggi non è quindi soltanto perché lo spazio rimanga bello e didattico in assenza di eventi specifici, ma altresì per tenere viva la memoria del passato in un luogo che di per sé è memoria per la frazione, come ben testimoniato dalla presenza del torchio per la pigiatura dell’uva.
Luisa Rota Sperti ha tra l’altro realizzato schede e disegni degli oggetti presenti, catalogati anche grazie al contributo dell’Archivio comunale della memoria locale.
Legato a questo allestimento, che ha particolarmente coinvolto e interessato proprio gli abitanti della frazione, si pensa di prevedere momenti di approfondimento della cucina locale, magari in occasione delle iniziative del prossimo Natale.
Va aggiunto che le attività al torchio di Somana vengono svolte d’intesa con l’amministrazione comunale e in particolare con gli assessorati alla Cultura e al Turismo.
Un ultimo accenno va ai componenti del Gruppo, di cui fanno parte – oltre alla già citata Luisa Rota Sperti – Marina Gallandra, Attilio Longhi, Ivana Bettega e Massimo Frigerio (residenti a Somana), Emilio Brioli e Marco Gaddi (a loro volta residenti nella stessa frazione e autoctoni), Franco Necchi, Gerardo Gaddi, Carmen Lafranconi, Tullio Colombo Sala, Maria Carizzoni e Anita Sala.