Isola Viscontea, Valsecchi “Sogniamo ancora l’isola pubblica”

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Corrado Valsecchi (Appello)
Corrado Valsecchi
Corrado Valsecchi

LECCO – Dopo l’intervento del Dott. Piero Guerrera, Legale Rappresentante della società Isola Viscontea Sas (vedi articolo) tocca a Corrado Valsecchi, portavoce di Appello per Lecco, rispondere “per le rime”. La bufera era nata a seguito delle dichiarazioni fatte lo scorso 11 novembre dall’associazione di Appello per Lecco sulla propria pagina Facebook, dichiarazioni in cui era contemplata la possibilità di dire addio all’Isola Viscontea.

“La reazione della Proprietà Isola Visconta sas é assolutamente esagerata. Non sappiamo i motivi che abbiano indotto la Proprietà a intraprendere una iniziativa di questo genere dopo anni di collaborazione. Nella loro lettera parlano di riservatezza. Ma come può una associazione, a due mesi dalla scadenza contrattuale, tenere riservata una trattativa certo privata, ma con una evidenza pubblica?” Comincia così l’intervento di Corrado Valsecchi in risposta al Dott. Guerrara. Prosegue quindi “ Da quando Appello ha gestito l’isola, non si sono visti solo i risultati e le migliorie apportate, ma tutto era alla luce del sole; iniziative, avanzamento dei progetti, vincoli della Soprintendenza, intenzioni operative, tutto certificato pubblicamente con comunicati stampa.

Tutto alla luce del sole come deve fare una associazione che conta centinaia di iscritti e migliaia di simpatizzanti del progetto isola viscontea. Quando nel 2011 abbiamo firmato i due protocolli l’isola non era vincolata, oggi, nonostante il vincolo ha l’autorizzazione della Soprintendenza ad iniziare i lavori, su progetti redatti da Appello in sintonia con la dott.ssa Chiara Rostagno. Certo siamo in ritardo, ma abbiamo fatto i miracoli per raggiungere questo obiettivo.”

Isola VisconteaL’idea di Appello per Lecco, spiega Valsecchi, era quella di fare una proposta dignitosa: offrirsi di acquistare l’isola per 900 mila euro. E in riferimento alle accuse di mancata riservatezza lanciata da Guerrera aggiunge: “Ci stiamo indebitando per € 900.000 messi a disposizione in gran parte da un nostro associato per poter fare una proposta dignitosa, almeno così pensavamo, alla Proprietà e si viene a parlare di riservatezza ? Francamente siamo noi ad essere stupiti per una reazione pubblica di questo genere. Noi abbiamo lanciato sulle pagine di Facebook di Appello e dell’Isola la ricostruzione sommaria della vicenda contrattuale per informare tutti, indistintamente, di quello che stavamo facendo.”

Valsecchi ricorda poi l’incontro in programma proprio per domani, lunedì 17 novembre alle ore 21, con tutti i membri del consiglio direttivo dell’associazione: “Lunedì sera Appello per Lecco spiegherà ai suoi associati, ai meravigliosi volontari e ai potenziali finanziatori di questa iniziativa come sono andate le cose. Non solo non abbiamo nulla da temere, ma per noi la trasparenza viene prima di tutto. Non si fanno proposte impegnative come quella che noi abbiamo fatto, che necessariamente dovrà attivare un processo di azionariato popolare, stando in silenzio o peggio facendolo in clandestinità . La finalità del progetto era di rendere pubblica o fruibile al pubblico l’isola, noi abbiamo ancora questo sogno. Certo la risposta della Proprietà non favorisce questo percorso.
Ha quindi concluso : ”Qualsiasi sia il motivo che ha indotto la Proprietà ad assumere questa posizione, francamente, ci disorienta ed è assolutamente sproporzionata.”

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