Ivan Rota racconta il suo Cammino di Santiago da DF Sport Specialist

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SIRTORI – Straordinario successo per la serata dedicata al Cammino di Santiago organizzata da DF Sport Specialist il 9 marzo con Ivan Rota. Nel punto vendita di Bevera di Sirtori, non bastavano le sedie per accogliere il numero record di appassionati richiamati dalla serata, diversa dai soliti appuntamenti “A tu per tu con i grandi dello sport”, ma che evidentemente ha toccato i ricordi e i sogni di molte persone.

“Se centomila uomini fanno lo stesso viaggio, nessuno di essi avrà fatto lo stesso viaggio del suo vicino; nessuno di essi avrà visto, né fatto, né sentito, né cercato, né capito, né trovato, né amato, né odiato, né ammirato le stesse cose”.

 

Con questa frase Ivan Rota ha voluto iniziare la sua serata, che è proseguita a tra splendide immagini, ricordi, emozioni e profonde riflessioni, con un ritmo sempre vivace e un forte coinvolgimento del pubblico.

Rota – classe 1958 e bergamasco di nascita, sportivo, imprenditore e parlamentare – ha percorso i 949 km del Cammino, da Saint Jean Pied de Port a Santiago de Compostela, in 22 giorni nell’agosto 2015.

Da solo. Ma in realtà, solo non è mai stato: “Nella natura ti rendi conto che sei tutto tranne che lasciato a te stesso – racconta – Ti riempi di infinito, ti levi la maschera. Parli con il mondo anche se non sai le lingue, perchè si parla col cuore.  Sul Cammino di Santiago ho assaporato il gusto e il piacere della libertà, senza dover sempre a fare ciò che gli altri si aspettano da te: lì non condizionavo nè ero condizionato. La parte più bella sono stati gli incontri: con persone che non conosci ma a cui spesso racconti più che ai tuoi familiari, o semplicemente con persone che ti sono sempre accanto ma che ti rendi conto di non aver conosciuto o apprezzato fino in fondo nella frenetica vita di ogni giorno”.

 

A farti compagnia non sono solo pellegrini ma anche i messaggi lasciati sulla via da chi è passato prima di te. “Anche nella vita ci sono molti segni per trovare il cammino giusto – sottolinea Rota – ma non siamo quasi mai soli e concentrati come qui, e spesso non ce ne accorgiamo. Anche sul Cammino ci sono stanchezza, dolori e ferite ma si impara ad apprezzare tutto. E tutto si affronta dandosi una mano, prendendosi cura degli altri e di sé stessi”.

Il fascino e il segreto del Cammino di Santiago stanno proprio nello spostarsi dagli spazi in cui ci sentiamo garantiti per aprirsi a un progetto nuovo, che ti consente di ritrovare te stesso. Per partire devi eliminare il superfluo e mettere la tua vita in uno zaino. Decidere che è il momento e lasciare indietro tutto.

“Impari che sei fatto di tre elementi: corpo, mente e spirito – racconta Rota – e ti rendi conto che devono essere sempre in equilibrio per stare bene con te stesso e con gli altri. Oggi siamo abituati a curare molto corpo, poco la mente per nulla lo spirito. Il cammino ti dà l’opportunità di curarli tutti”.

 

La serata, da tempo nei sogni di Sergio Longoni, è nata dalla lettura del libro “Ritrovarsi sul Cammino” distribuito a fine serata raccogliendo offerte libere per il progetto “in Cammino per Cecilia”.

“E’ una serata dal sapore diverso, dedicata a un cammino speciale – ha detto Longoni a fine serata -. Da diversi anni penso di farlo e ho deciso di partire a breve almeno per percorrere un pezzetto. Nel libro e nella serata di Ivan ho visto cose toccanti e belle, che mi hanno convinto: dico grazie a lui, per avermele mostrate, e a voi, stasera così numerosi. Vedere questo pubblico mi ha riempito di orgoglio”.

Per partire basta avere il coraggio di fare il primo passo.