La Polizia celebra S. Michele. “Ogni anima ha la sua scorta di angeli”

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LECCO – “Ogni anima ha la sua scorta, un angelo che la protegge”. E’ partendo dal Vangelo, da un testo dell’Apocalisse, dalla battaglia tra angeli e schiere dell’inferno, che don Andrea Lotterio fa riflettere sul ruolo fondamentale che gli agenti della polizia svolgono ogni giorno.

L’occasione è la festa dell’Arcangelo Michele, patrono della Polizia di Stato, una ricorrenza celebrata anche a Lecco con una santa messa, venerdì mattina, nella piccola Chiesa di Santa Marta, nel centro storico del capoluogo. Al rito hanno partecipato il questore Filippo Guglielmino , il prefetto Lilliana Baccari, il vicesindaco Francesca Bonacina e il presidente della Provincia Flavio Polano, il procuratore Antonio Chiappani, il comandante della Guardia di Finanza Massimo Dell’Anna, dei Carabinieri Pasquale Del Gaudio e dei Vigili del Fuoco Roberto Toldo, insieme a numerosi agenti e i dirigenti dei diversi reparti della Questura di Lecco.

 

“Apocalisse, nel suo significato letterale, non significa fine del mondo, ma svelamento – sottolinea il sacerdote – una rivelazione che ci fa guardare oltre, con una maggiore profondità, ciò che vediamo tutti i giorni”.

La battaglia tra il bene e il male è nella vita quotidiana, “sta a noi scegliere la luce. Per resistere alle tentazioni del demonio, ci sono stati inviati degli angeli, messaggeri del signore. Ogni anima ha il suo angelo accanto ed è bello pensare che anche la nostra comunità abbia una scorta fatta di persone in carne ed ossa, con le proprie storie, con gioe e sofferenze”.

 

Persone che hanno dato anche la propria vita per il bene comune e il ricordo è andato all’agente Francesco Pischedda, scomparso in servizio mentre inseguiva un malvivente. “Come candele – ha suggerito don Andrea – bruciamo noi stessi ma illuminiamo gli altri. Ma sappiamo che ogni singola vita vale più del mondo intero, per questo vale ancora la pena custodire, sorvegliare”.

Il questore, citando le parole lette dal sacerdote durante la messa, ha auspicato ai propri agenti “di saper distinguere la zizzania dall’erba, di non farne tutta un fascio, per saper svolgere al meglio il nostro impegno nella comunità. San Michele ci sappia guidare in questo compito”.