La torre del tribunale: a luglio la conclusione dei lavori

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LECCO – E’ questione di mesi ormai e la scheletrica torre dell’ex tribunale, che per anni ha capeggiato all’ingresso di Lecco, simbolo dell’ennesima opera incompiuta nel capoluogo, sarà solo una brutta cartolina del passato: questa estate, infatti, i lavori, avviati nel lontano 2005, dovrebbero finalmente giungere a conclusione.

“Il grosso è fatto – annuncia l’assessore ai Lavori Pubblici, Corrado Valsecchi – Stiamo provvedendo alla posa dei pavimenti, poi toccherà ai serramenti e il cappottino esterno che dovrà essere realizzato con un materiale differente rispetto a quello originariamente pensato, il progetto era vecchio di 14 anni ormai e si è stabilito con la Soprintendenza di utilizzare un materiale conforme e più leggero. Oltre alla parte esterna dovranno essere sistemati anche alcuni dettagli dal punto di vista illuminotecnico e degli allacciamenti. Sono convinto che per fine luglio, magari non riconsegneremo il cantiere, ma i lavori saranno praticamente giunti alla loro conclusione”.

 

Grigio ‘lago’ è il colore scelto per la torre, che si erge per sette piani e composta da altri due livelli interrati. L’opera era stata pensata per ampliare l’allora sede del tribunale, oggi trasferito in corso Promessi Sposi, e fa parte di un progetto di tre lotti comprendente Piazza Affari, anch’essa per anni rimasta un cantiere a cielo aperto e riaperta solo nel giugno dello scorso anno, e Palazzo del Cereghini per la cui ristrutturazione Lecco ha ottenuto 4 milioni dal Comitato interministeriale per la programmazione economica.

“La progettazione è già stata messa a gara dal Comune e attendiamo in questi giorni la sua assegnazione” prosegue Valsecchi. In tutto sarebbero 18 le offerte giunte in municipio, a breve dovrebbe avvenire l’apertura delle buste.

“Entro l’anno, appena avremo il progetto in mano, contiamo di mettere a gara e arrivare all’aggiudicazione dei lavori, che partiranno  nel 2018 – conclude l’assessore – diversamente rischieremmo di perdere i finanziamenti del Ministero”.  La conclusione della torre non è detto che coincida con il ritorno dell’attività del Tribunale in centro città,  gli spazi potrebbero risultare insufficienti e spetterà ai referenti del palazzo di giustizia scegliere se rientrare nell’immobile al completamento dei lavori anche dell’edificio del Cereghini.