Lavello. Al Monastero la presentazione de “La voce della terra”

Tempo di lettura: 3 minuti
Il monastero del Lavello di Calolzio

CALOLZIO – L’Autorità di Gestione del Programma Interreg V-A Italia Svizzera ha approvato la graduatoria dei progetti di cooperazione transfrontaliera brevi – 18 mesi presentati sul primo Avviso Asse II – Valorizzazione del Patrimonio naturale e culturale.

Delle 22 proposte progettuali presentate entro il 29 settembre dello scorso anno, al termine di un complesso percorso di selezione e formazione, 10 sono state ammesse e finanziate; tra queste il progetto La voce della terra: canti e riti della tradizione (VOCATE), presentato dalla Provincia di Lecco (ente capofila), con i partner Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, Fondazione Luigi Clerici, Fondazione Monastero Santa Maria del Lavello per la parte italiana, associazione Cantar di Pietre (ente capofila), Mendrisiotto Turismo, Fondazione Processioni storiche e Comune di Mendrisio per la parte svizzera.

L’obiettivo di “Vocate” è la valorizzazione delle tradizioni corali e musicali e delle ritualità dell’area di cooperazione (le grandi processioni, i carnevali, i riti agricoli, le feste liturgiche), per incrementare le presenze turistiche e consolidare le radici culturali dei territori di frontiera.

La valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, inteso come eredità culturale, concerne il territorio nelle sue molteplici articolazioni: dalle amministrazioni comunali alle associazioni, ai singoli cittadini, che lo vedono come identitario e al tempo stesso come possibile motore di sviluppo, una risorsa di cui le popolazioni dispongono, caratterizzata da unicità e valore.

Le azioni messe in campo si concluderanno all’inizio del 2020.

Vocate è nato da una riflessione e da una verifica congiunta rispetto al tema della conservazione delle tradizioni viventi e del loro “riuso” in termini di turismo sostenibile. Dalla consapevolezza delle comuni radici del codice culturale immateriale dei luoghi, si è passati a un confronto sinergico sui temi turistici con il coinvolgimento di partner con competenze specifiche.

Le attività saranno attuate sul territorio prealpino dell’area di cooperazione (area Valsassina, Valvarrone, Valle San Martino e San Pietro al Monte in Italia, area del Mendrisiotto, Bellinzonese e Alto Ticino in Svizzera), una regione che costituisce un “paesaggio culturale” omogeneo, caratterizzato da un patrimonio importante di ritualità sacra e profana: le grandi processioni, i carnevali, i riti agricoli, le feste liturgiche, sono le realtà più vitali della civiltà tradizionale, tenacemente sopravvissute ai mutamenti socioeconomici, nelle quali le comunità si riconoscono come tali.

Il canto e la musica sono gli elementi sempre presenti nei riti religiosi e laici, nelle feste e pratiche sociali legate ai cicli di vita e dell’anno, filo rosso che unisce passato e presente, sacro e profano, giovani e anziani. Seguendo questo filo, il progetto Vocate consente di accrescere la consapevolezza delle proprie risorse culturali da parte della comunità e delle nuove generazioni e di sviluppare l’attrattività del territorio attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale.

Nel periodo estivo spettacoli e concerti incentrati sui temi forti della cultura tradizionale interpretati da artisti di fama mondiale contribuiscono ad accrescere un turismo culturale di qualità, suscitando inoltre l’interesse a partecipare alle ritualità viventi nel corso dell’anno e favorirne così la vitalità.

La realizzazione di un prodotto turistico innovativo nella prospettiva di un’offerta integrata di beni e servizi nello spazio di cooperazione è parte essenziale del percorso previsto.

Il progetto, che avrà durata di 18 mesi, ha ottenuto il contributo pubblico per il territorio lecchese pari a 501.717 euro e per il territorio svizzero pari a 82.542 franchi svizzeri per un budget complessivo di parte italiana di 533.205 euro e di parte svizzera di 165.085 franchi svizzeri.