Linda Spandri alla “Liberamente” con “Trova le tue ali”

Tempo di lettura: 2 minuti
Linda Spandri durante il suo concerto dello scorso maggio al teatro "De Andrè" di Mandello.
Linda Spandri durante il suo concerto dello scorso maggio al teatro “De Andrè” di Mandello.

MANDELLO – A inizio maggio si era resa protagonista di un bel concerto sul palco del “De Andrè”. “Trova le tue ali” il titolo della serata, lo stesso del suo ultimo libro.

Ora la mandellese Linda Spandri, che proprio in quell’occasione aveva confermato di essere un’artista poliedrica e non aveva mancato di regalare belle emozioni e di far riflettere su temi di stretta attualità e sull’importanza di recuperare valori purtroppo quasi accantonati, si propone proprio in veste di autrice con un incontro che si terrà sabato 25 giugno, alle ore 17, alla libreria “Liberamente” di Oggiono e che la vedrà presentare appunto il suo Find your wings – Trova le tue ali.

La conversazione con il libraio Giandomenico Corti sarà seguita da una performance musicale della stessa Linda Spandri, che si esibirà alla chitarra.

Linda-Spandri (3)Classe 1982, insegnante di scuola dell’infanzia e diplomanda in musicoterapia, Linda coltiva fin da piccola la passione per la musica e per la scrittura. Find your wings – Trova le tue ali è il suo primo romanzo. Ha pubblicato anche la raccolta di racconti Il canto del lago.

Lecco, luglio 2013: sono i giorni in cui si inizia a sentire l’afa dopo un giugno climaticamente anomalo. La Trinacria di Acquate cerca di conquistarsi con un sondaggio online la palma di miglior gelateria d’Italia e Irene, una giovane violinista per certi aspetti un po’ eccentrica, ritorna nella città in cui ha vissuto la propria infanzia.

E’ qui che la sua storia si sdoppierà in quella di Irina e si incrocerà con quella di Mattia, portando a galla numerosi interrogativi sul presente e sul passato: perché il padre la portò a Torino, appena finito l’asilo? Perché il maestro che ha riaperto la scuola abbandonata di San Giovanni ha quell’aria così familiare? Chi è la terza persona alla quale ogni sera Irene scrive un messaggio identico a quello che invia al genitore e al proprio psicologo? Che cos’ha da dirle il giovane sconosciuto dalla risata argentina?

E ancora: perché la bidella parla con tutti, tranne che con lei? Qual è il motivo per cui, passeggiando tra Rancio e Laorca, non può fare a meno di avvicinarsi a cimiteri e vecchi edifici?