Mandello, Casa Comune alla Giunta: “Non dovete illudere i cittadini”

Tempo di lettura: 4 minuti

 

Grazia Scurria, capogruppo di "Casa Comune", e Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello.
Grazia Scurria, capogruppo di “Casa Comune”, e Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello.

 

MANDELLO – Non accenna a placarsi la polemica a distanza tra maggioranza e minoranze originata dai provvedimenti assunti lunedì 27 luglio dal consiglio comunale di Mandello e dal dibattito politico che ne è scaturito.

In ordine di tempo, l’ultima presa di posizione è nuovamente di Grazia Scurria. Contesta, il capogruppo di “Casa Comune”, le dichiarazioni rilasciate a lecconotizie.com dal sindaco, Riccardo Fasoli, e da Sergio Gatti, a cominciare dalla domanda posta dal capogruppo del “Paese di tutti” sul perché il bilancio di previsione 2015 non sia stato approvato dall’Amministrazione in carica fino allo scorso maggio.

“La risposta è semplice – afferma Grazia Scurria – Fino a poco prima delle elezioni il Governo non aveva ancora inviato le comunicazioni necessarie per poter approvare il bilancio e, soprattutto, fino a fine aprile non aveva comunicato l’entità dei trasferimenti. E se anche ciò fosse stato possibile, abbiamo ritenuto inopportuno approvare un bilancio pochi giorni prima delle elezioni, perché la nuova Amministrazione avrebbe potuto assumere scelte diverse dalle nostre. Dai primi atti dell’Amministrazione Fasoli ci rendiamo conto che è proprio così”.

L’ex assessore aggiunge: “Gatti non può dire che era tutto deciso, non è così. I mancati trasferimenti, così come le maggiori spese, avrebbero potuto essere coperte con scelte diverse. La verità è che proprio Fasoli, che si è fatto paladino della gente comune con il “Paese di tutti”, ora tartassa i più deboli. Altro che “piccolo sacrificio”, come lo chiama Gatti: l’aumento dell’addizionale Irpef penalizzerà soprattutto pensionati e famiglie, ovvero quelli che già fanno fatica ad arrivare a fine mese. Ovvero quelle categorie che “Casa Comune” ha sempre pensato dovessero essere protette, tanto che aveva imposto la soglia di esenzione a 15.000 euro, ora ridotta a 10.000 euro nonostante Fasoli avesse assicurato ai sindacati (ricordiamo, per la cronaca, che ben due assessori lavorano alla Cisl) che avrebbe mantenuto le stesse esenzioni”.

“Il sindaco – osserva sempre il capogruppo dello schieramento di centrosinistra – prova a metterla in numeri, dicendo che si tratta di “pochi euro al mese”. Allora ci provo anch’io: una famiglia monoreddito o un pensionato con un reddito di 15.000 euro, ad esempio, prima rientrava nell’esenzione e non pagava nulla, ora pagherà circa 110 euro all’anno, più o meno quanto pagava per l’Ici della prima casa di un appartamento. Per il sindaco saranno anche pochi euro, ma per chi fatica ad arrivare alla fine del mese diventano un problema.Ed è inutile dire che era l’unico rimedio. La lotta all’evasione “Casa Comune” l’ha fatta sia per l’Imu, sia per la Tarsu (tassa rifiuti), sia per l’acqua, incassando negli anni circa 500.000 euro. Visto che è arrivato da poco, come ci ricorda ogni piè sospinto, sarebbe meglio che il sindaco si informasse meglio su ciò che l’Amministrazione di “Casa Comune” ha fatto e prima di dire cose non vere. Magari potrebbe trovare qualche spunto nelle azioni di chi ha amministrato con coscienza, pensando ai propri cittadini”.

Nel mirino di Grazia Scurria vi sono poi anche le opere pubbliche. “Anziché rivangare ancora una volta l’opera dei giardini pubblici – dice in proposito – Sergio Gatti dovrebbe ricordare, visto che è vicino a casa sua, che “Casa Comune” ha speso un milione di euro a Molina, per ridare dignità a un luogo che l’Amministrazione Siani aveva ridotto a un tetro e ributtante parcheggio, oppure a Somana, dove i bambini possono giocare in una vera piazza, le persone andare in chiesa senza rischiare di essere investite e dove si è soddisfatto il bisogno di parcheggi di tutta la frazione, dotandola anche di una sala pubblica tanto utilizzata che addirittura è nato un gruppo di volontari che ne cura l’apertura e l’utilizzo. Invece il sindaco, che viene da Olcio, non si ricorda quando non scendeva acqua dai rubinetti, prima che “Casa Comune” investisse quasi due milioni di euro nell’acquedotto?”.

“Il capogruppo del “Paese di tutti” – conclude l’ex assessore – dice che per il 2016 “cercheranno di ridurre le tasse”, ma come? Fino al 2017 l’addizionale Irpef resterà uguale, questo dice il bilancio. Meglio evitare di illudere nuovamente i cittadini che vi hanno votati, anche sperando di pagare meno tasse, e invece sono già passati da un gettito Irpef di 780.000 euro a quello di 1.200.000 euro a causa delle vostre decisioni.

Infine vorrei dire al sindaco che so benissimo di essere in minoranza, che le decisioni le devono assumere lui e la sua Giunta e devono farsi carico della responsabilità delle loro scelte, anche quando sono impopolari. Non è semplice, vero? Ma il governo comporta anche questo onere. La minoranza, invece, ha l’onere del controllo, che è esattamente ciò che sto facendo. O vuole chiudermi la bocca?”.