Mandello, la musica ribelle di Finardi venerdì 22 al “De Andrè”

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Eugenio Finardi sarà venerdì 22 aprile sul palco del teatro comunale di Mandello.
Eugenio Finardi sarà venerdì 22 aprile sul palco del teatro comunale di Mandello.

MANDELLO – Per la prima volta in tour lo spettacolo “40 anni di musica ribelle”. E questa sera, venerdì 22 aprile, il tour di Eugenio Finardi farà tappa al cineteatro “Fabrizio De Andrè” di piazza Leonardo da Vinci per un nuovo appuntamento della rassegna artistica 2016 del Comune di Mandello.

Il cantautore simbolo vivente dell’indipendenza artistica più totale torna sul palcoscenico con uno spettacolo totalmente nuovo a 40 anni esatti dall’uscita di “Sugo”, il disco del 1976 che lo ha portato al successo e in cui sono contenuti – oltre alla canzone-manifesto “Musica ribelle” – alcuni tra i brani più rappresentativi della sua carriera, quali  “La Radio”, “Voglio” e “Oggi ho imparato a volare”.

Forte di un’attività live che prosegue ininterrotta, Finardi proporrà per la prima volta dal vivo l’intera scaletta appunto dell’album “Sugo”, utilizzando gli arrangiamenti e in qualche caso anche gli strumenti originali degli anni Settanta e regalando riflessioni inedite sulla nascita dei brani del disco e sul metodo di lavoro in studio.

Riportare dal vivo l’intera opera contenuta in “Sugo” vuol dire far conoscere al pubblico un mondo musicale e umano prezioso: un’iniziativa che non ha nulla della cosiddetta “operazione nostalgia” ma che è mossa dall’esigenza di rispondere a domande che oggi, proprio come 40 anni fa, aprono un dibattito: cosa significa fare “musica ribelle”? Chi sono i “ribelli” al giorno d’oggi e nella società civile?

La lavorazione di “Sugo” aveva coinvolto alcuni tra i migliori musicisti italiani, tra i quali Walter Calloni, Lucio Fabbri, Patrizio Fariselli e Paolo Tofani, chiamati a raccolta da Finardi per realizzare, partendo dai brani che lui aveva scritto, un progetto musicale che prese vita e identità proprio durante le registrazioni. Questo a testimonianza di un approccio “libero” forse oggi smarrito e che risultò essere una pietra miliare della musica italiana, in virtù della forza della poetica di Finardi ma anche grazie alla libertà creativa concessa a ciascun musicista coinvolto, in una sperimentazione continua testimoniata dal ritrovamento delle sessions originali.

20 euro il biglietto d’ingresso, con prevendita presso l’Ufficio cultura del Comune di Mandello, in via Manzoni 44/3, anche questa mattina dalle 10 alle 13.

Le prenotazioni si ricevono anche via e-mail, entro le ore 13.30, all’indirizzo cultura@mandellolario.it, con obbligo di ritiro dei biglietti dalle 19 alle 20.30 di questa sera, quando comunque i ticket si potranno ancora acquistare al botteghino del teatro a partire dalle ore 20.