MANDELLO – “Non è un problema nato oggi è quarant’anni che se ne parla ma non si è mai risolto e continua a creare disagi tra i residenti”.
A parlare è Aldo Gallo, membro dei Cinque Stelle e in questa occasione portavoce delle famiglie che, come lui, abitano in viale Costituzione e che lamentano la convivenza con un fastidio che è ‘olfattivo’ , ovvero con gli odori avvertibili nella zona e che secondo i residenti si sprigionerebbero dalla vicina e storica azienda, la Gilardoni Vittorio.
“La mia casa è praticamente adiacente alla fabbrica ma anche altri cittadini che abitano in prossimità dell’impresa soffrono le stesse problematiche – spiega Gallo – il forte odore di alluminio, come di metallo arroventato, che sentiamo tutti i giorni della settimana, anche la domenica. Tra noi c’è chi si è appuntato gli orari della giornata in cui la puzza è più forte. Il disagio è creato anche dai rumori della macchine, delle frese che lavorano anche durante la notte e ci tolgono il sonno”.
E’ stato lo stesso Gallo ad avvertire l’Arpa della situazione e l’ente regionale ad inizio settembre avrebbe già effettuato un sopralluogo di cui gli esiti non sono stati al momento resi noti; la prossima settimana sarebbe previsto un incontro tra Arpa e Comune. “Noi cittadini ci stiamo riunendo in un apposito comitato – prosegue Gallo – quello che vogliamo sapere è se questi odori siano nocivi oppure no per la nostra salute, se l’aria che respiriamo è pulita. Nessuno ci dice niente”.
L’appello dei cittadini si rivolge sia all’azienda che al Comune: “La nostra non è una battaglia contro una realtà produttiva che dà lavoro ad oltre un centinaio di persone e che è importante per il nostro territorio. Chiediamo solamente che vengano presi degli accorgimenti per superare questa situazione e il disagio di chi vive nelle vicinanze dell’azienda. Vorremmo incontrare i referenti della Gilardoni ma anche il sindaco, a cui la legge conferisce la carica di primo ufficiale sanitario e di responsabile della salute pubblica”.
I residenti hanno diffuso tra loro un questionario a cui hanno già dato risposta un’ottantina di persone e si ritroveranno in un’assemblea pubblica il prossimo 4 ottobre, alle 20.30 nella sala civica di Molina, per dare vita al comitato.
Nel frattempo, contattati telefonicamente gli uffici, dalla Gilardoni Cilindri fanno sapere di non voler rilasciare alcuna dichiarazione pubblica sulla vicenda. Il nostro giornale resta comunque disponibile ad eventuali repliche.
Dal Comune, l’invito è quello di “trovare una soluzione condivisa – auspica l’assessore Andrea Tagliaferri – la salute pubblica deve prevalere, dall’altra parte si deve tenere conto di un’azienda che dà lavoro a molti e che deve continuare la sua attività produttiva. Serve quindi un’azione che tuteli tutti, l’amministrazione comunale non girerà le spalle né ai cittadini né all’azienda”.